Attualità

Affreschi rinascimentali a Tel

L’assessora ai Beni culturali Sabina Kasslatter Mur ha visitato ieri, accompagnata dal direttore di Ripartizione Helmut Stampfer, il maso Steidlhof di Tel. In una sala dell’edificio sono stati scoperti e restaurati splendidi dipinti rinascimentali. “Grazie alla sensibilità del proprietario ed all’assistenza pratica ed economica della Ripartizione Beni culturali”, ha commentato l’assessora, “ora queste immagini sono tornate allo splendore originario”.

Un particolare dell'affresco (foto: Pernter)

Sensazionale”: così Helmut Stampfer, direttore della Ripartizione provinciale Beni culturali, definisce il ritrovamento di una serie di pitture murali all’interno dello Steidlhof, a Tel. Per la qualità e la grandezza degli affreschi”, spiega il dott. Stampfer, “nonché per il fatto che si tratta di un ritrovamento in un edificio, per così dire, profano, siamo di fronte ad un evento stupefacente”.

Il grande valore degli affreschi, realizzati in un a delle stanze del maso, è apparso in tutta la sua portata nel corso dei lavori di pulitura e cura svolti dal proprietario della casa, con la supervisione della Ripartizione provinciale Beni culturali. I dipinti erano stati scoperti circa un anno fa, nel corso di lavori di ristrutturazione dell’edificio: si tratta di affreschi realizzati prima del 1530 in una stanza dell’edificio.

Ieri pomeriggio, il direttore Stampfer ha accompagnato in visita agli affreschi l’assessora ai Beni culturali Sabina Kasslatter-Mur. Insieme loro, anche la vicedirettrice di Ripartizione Waltraud Kofler Engl ed il proprietario dell’edificio, Paul Meraner. La datazione dell’opera”, ha spiegato Stampfer all’assessora, “è stata facilitata dalla presenza, nell’ambiente a doppia volta, dello stemma reale di Ferdinando I, incoronato imperatore nel 1530”. “Anche una serie di elementi stilistici rinascimentali che caratterizzano i dipinti confermano la datazione”, ha spiegato a sua volta la storica dell’arte Waltraud Kofler Engl.

Mentre sul soffitto della stanza, che era probabilmente una piccola sala conviviale, sono rappresentati cinque stemmi, l’affresco principale ospitato sulla parete nord rappresenta una scena della mitologia greca, cioè la scelta di Paride. Un’altra interessante rappresentazione si trova sopra l’arco d’ingresso: si tratta di una natura morta con strumenti musicali, libri e una culla.

Lo Steidlhof, sottoposto da pochi anni a tutela da parte dei Beni culturali, era probabilmente, in passato, un edificio di frontiera. L’esistenza del maso è documentata già dal 14mo secolo. Nel corso dei secoli, la struttura dell’edificio venne modificata, così come le sue funzioni. Nell’Ottocento esso fu alzato di un piano, livello che però è stato di nuovo eliminato nel corso dei lavori di ristrutturazione.

L’assessora provinciale alla Cultura Sabina Kasslatter Mur ha voluto ringraziare personalmente il proprietario del maso per la sua sensibilità artistica. La gestione degli oggetti sottoposti a tutela artistica e culturale comporta spesso, per i proprietari, un lavoro aggiuntivo. Tuttavia, la Ripartizione provinciale Beni culturali appoggia gli interventi tramite consulenze e finanziamenti dei lavori.

MC

Galleria fotografica