Buone pratiche per l'integrazione in Alto Adige

Già da diversi anni sono presenti sul territorio provinciale azioni e progetti a livello locale a favore dell’integrazione sociale, lavorativa e culturale delle persone migranti che hanno deciso di stabilirsi in Alto Adige. In questa sezione vengono presentate alcune buone pratiche con l'obiettivo di valorizzare le esperienze attraverso la condivisione, affinché possano essere replicate o fungere da spunto in altri contesti territoriali.

Il Servizio di coordinamento per l’integrazione fornisce un sostegno finanziario e informativo alle organizzazioni che intendono avviare azioni e progetti finalizzati all’integrazione dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine e alla sensibilizzazione della popolazione autoctona.

Altri esempi di buona pratica sono presenti alla pagina "Migrazione e alfabetizzazione" e alla pagina della Commissione Europea.

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Prima seduta della Consulta provinciale per l'integrazione

Si è svolta a Bolzano la prima seduta della Consulta provinciale per l'integrazione, presieduta dall’assessora Philipp Achammer. Nel corso della seduta è stata eletta alla carica di vicepresidente della consulta, Paola Lisbeth Carbajal Sanchez. Alla luce dei recenti atti terroristici, la Consulta ha ribadito l'imperativo di difendere i valori centrali della societa'.

Prima seduta della Consulta provinciale per l'integrazione

La Consulta provinciale per l'integrazione, nominata nel novembre scorso dalla Giunta provinciale, si è riunita per la prima volta l'8 gennaio scorso per eleggere, tra l'altro, il suo vicepresidente. La Consulta è composta da 18 rappresentanti dell'amministrazione, della società civile e dei nuovi cittadini ed svolge un ruolo consultivo della Giunta provinciale in merito a tematiche riguardanti l'immigrazione e l'integrazione.

La Consulta è stata creata dall'Esecutivo provinciale nel 2011 ed ha il compito di presentare proposte alla Giunta provinciale per adeguare le norme provinciali alle esigenze che emergono in relazione all'integrazione; formulare proposte sul programma pluriennale; esprimere pareri su ogni altro argomento inerente alla materia dell'integrazione, su richiesta della Giunta provinciale.

Il Servizio di coordinamento per l'integrazione funge da segreteria della Consulta. L'organismo è composto da 18 membri effettivi e da 11 membri supplenti. 8 dei 18 membri effettivi sono rappresentanti dei nuovi cittadini e vengono eletti sulla base di un equa rappresentanza dei diversi Paesi di provenienza. Nel corso della seduta è stata eletta alla carica di vicepresidente della consulta, Paola Lisbeth Carbajal Sanchez.

Nel suo intervento l'assessora Achammer ha sottolineato che l'integrazione è considerato uno dei temi centrali dell'attività della Giunta provinciale: "Attraverso un accordo sull'integrazione che elaboreremo assieme, saranno delineati i presupposti necessari per l'integrazione e le regole importanti per la convivenza." Si tratta quindi di far emergere gli esempi di una riuscita integrazione ma anche di tematizzare apertamente difficolta' e conflitti, ha aggiunto l'assessore.

La Consulta nel corso della seduta ha voluto esprimere, in relazione agli eventi verificatisi in questi giorni in Francia, la propria condanna di qualsiasi forma di violenza e di terrore. Proprio ora e' compito della societa' difendere i valori centrali di rispetto, tolleranza e liberta' da chi conosce solo disprezzo per l'altro. Achammer ha inoltre sottolineato che "e' nostro compito garantire una vita libera e dignitosa alle persone che vivono in questa terra, comprese quelle che lasciano il loro Paese a causa di guerre, persecuzioni, discriminazioni o povertà".

Hanno preso parte alla seduta anche la direttrice di Dipartimento, Vera Nicolussi-Leck e la responsabile del Servizio di coordinamento per l'integrazione, Karin Sparber.

FG

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