Buone pratiche

Qui troverete i progetti di integrazione e inclusione che hanno avuto successo in Alto Adige, ma anche a livello nazionale ed europeo. L'obiettivo è quello di condividere queste importanti esperienze in modo che possano essere adottate anche altrove. In questo modo è possibile sfruttare le sinergie e risparmiare tempo e costi.

Il Servizio di coordinamento per l’integrazione fornisce un sostegno finanziario e informativo alle organizzazioni che intendono avviare azioni e progetti finalizzati all’integrazione dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine e alla sensibilizzazione della popolazione autoctona.

Altri esempi di buona pratica sono presenti alla pagina "Migrazione e alfabetizzazione".

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Film su immigrazione e integrazione coprodotti da RAI e ORF

Due film coprodotti da RAI Südtirol e ORF su storie di immigrazione e integrazione sono stati presentati e mostrati il 27 aprile al Filmclub a Bolzano.

Due film coprodotti da RAI Südtirol e ORF su storie di immigrazione e integrazione presentati al Filmclub a Bolzano(Foto: USP/Ingo Dejaco)

RAI Südtirol e ORF hanno coprodotto due filmati con il titolo generale "Wo ist Heimta?"/Dov'è casa? su storie familiari e di vita di persone con background migratorio che vivono in Alto Adige e in Tirolo da decenni. L'autrice del film è Christine Helfer; il Servizio di coordinamento per l'integrazione della Provincia ha curato i contenuti e finanziato il progetto.

I due film coprodotti da RAI Südtirol e ORF sono stati presentati e mostrati oggi, mercoledì 27 aprile, al Filmclub a Bolzano alla presenza dell'assessore provinciale Philipp Achammer, della direttrice del Dipartimento Vera Nicolussi-Leck, del regista Markus Frings, dell'autrice Christine Helfer, del coordinatore RAI Markus Perwanger, e del direttore responsabile della trasmissione "Südtirol heute" Siegfried Giuliani.

In sala erano presenti alcuni dei 30 protagonisti dei filmati. Dopo la presentazione i film sono stati mostrati.

L'assessore Achammer, citando Cicerone, ha detto che casa è dove ci si trova bene. È importante, come ha proseguito, mostrare esempi riusciti di integrazione al fine di contrastare le generalizzazioni. Del resto anche la storia altoatesina è una storia di emigrazioni e di immigrazioni. A tal proposito ha annunciato che a breve sarà presentata la convenzione per l'integrazione, alla quale si è lavorato nei mesi scorsi. Come ha concluso: ogni forma di convivenza abbisogna di regole.

La direttrice del Dipartimento Vera Nicolussi-Leck ha posto l'accento al collegamento con il Tirolo, perché in tal modo nei due filmati si esemplifica l'aspetto che ovunque le persone devono confrontarsi con gli stessi problemi e sfide.

Il tema del sentirsi a casa, visto con gli occhi delle persone che non sono nate in Alto Adige, per il coordinatore RAI Markus Perwangersvolge un ruolo centrale. L'integrazione, infatti, significa essere parte di una totalità e tal fine, come ha detto sono sempre necessarie due persone, una che tiene aperta la porta e l'altra che ne varca la soglia.

Il direttore responsabile della trasmissione "Südtirol heute" Siegfried Giuliani ha definito la coproduzione un progetto cinematografico intelligente dal momento che mantenere alte la dignità umana e l'umanità è compito della televisione pubblica.

Entrambi i film, della durata di circa mezzora, come ha spiegato l'autrice Christine Helfer, cercano di dare risposta alla domanda se sia possibile vivere in un Paese straniero percependolo come casa propria, nonostante non si parli (ancora) la lingua del posto, nonostante si abbia a che fare con altre usanze e culture, non si comprendano certi modi di fare della gente e nonostante la società abbia spesso un atteggiamento diffidente nei tuoi confronti.

I due film saranno messi in onda nella loro interezza su RAI Südtirol, mentre l'ORF ne utilizzerà degli spezzoni per le sue trasmissioni e per servizi della trasmissione "Tirol heute".

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