Buone pratiche

Qui troverete i progetti di integrazione e inclusione che hanno avuto successo in Alto Adige, ma anche a livello nazionale ed europeo. L'obiettivo è quello di condividere queste importanti esperienze in modo che possano essere adottate anche altrove. In questo modo è possibile sfruttare le sinergie e risparmiare tempo e costi.

Il Servizio di coordinamento per l’integrazione fornisce un sostegno finanziario e informativo alle organizzazioni che intendono avviare azioni e progetti finalizzati all’integrazione dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine e alla sensibilizzazione della popolazione autoctona.

Altri esempi di buona pratica sono presenti alla pagina "Migrazione e alfabetizzazione".

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Profughi: cresce il bisogno di aiuto, consegnata struttura a Bolzano

Milioni di persone sono in fuga dalla guerra, alcune arrivano in Alto Adige. Si cercano strutture d'accoglienza, una è stata consegnata da un privato a Bolzano.

Consegna delle chiavi in vicolo Lageder a Bolzano: Manuela Frasnelli, il direttore di Volontarius Claude Rotelli, Hellmuth Frasnelli e l'assessora Martha Stocker

"Alla luce degli attuali sviluppi ci attendiamo una ripresa dei flussi di migranti nel mesi estivi e vogliamo quindi essere preparati e attrezzati per accogliere nuovi richiedenti asilo", sottolinea l’assessora provinciale alle politiche sociali Martha Stocker in occasione della Giornata mondiale dei profughi, che l’ONU celebra il 20 giugno. Finora in 16 strutture sul territorio altoatesino sono state accolte 898 persone, è previsto un incremento di ulteriori 700 posti nel corso dei prossimi mesi. La Provincia ha reperito siti a San Candido e Ora, altre soluzioni sono attualmente al vaglio. Il piano di ripartizione aggiuntivo nei singoli comprensori è stato già individuato: il Burgraviato deve mettere a disposizione ulteriori 102 posti, la val d’Isarco 139, la Pusteria 153, Salto-Sciliar 91, Oltradige-Bassa Atesina 161 e la Venosta 54 posti.

Possono essere presi in considerazione immobili che siano a disposizione nell'immediato o dopo interventi edili minimi e che possano ospitare almeno 25 persone. Finora non solo l'ente pubblico ma anche alcuni privati hanno segnalato alla Provincia la disponibilità di fabbricati di loro proprietà per accogliere i profughi. Uno di loro è l'imprenditore Hellmuth Frasnelli, che ha messo a disposizione della Provincia un edificio in vicolo Lageder a Bolzano: non solo lo ha offerto a titolo gratuito, ma ha anche eseguito i necessari lavori di adattamento. Alla consegna delle chiavi all'associazione Volontarius, che garantirà l'assistenza dei richiedenti asilo ospitati nell'immobile, l'assessora Martha Stocker ha sottolineato la generosità del gesto: "La messa a disposizione di questa struttura è un esempio. Per il periodo necessario al pronunciamento sulla loro richiesta di asilo, 35 persone trovano qui un'accoglienza e possono guardare al futuro con maggiori speranze." Per la sua posizione e le sue caratteristiche, l'edificio è particolarmente adatto ad accogliere famiglie con bambini.

A prescindere dalle soluzioni politiche che vanno trovate a livello europeo, conclude l'assessora Stocker, "questa crisi richiede un enorme senso di responsabilità da parte di tutti noi, perchè i profughi sono persone come me e te. Pe questo auspico ulteriori passi di solidarietà in tutta la provincia."

pf

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