Buone pratiche

Qui troverete i progetti di integrazione e inclusione che hanno avuto successo in Alto Adige, ma anche a livello nazionale ed europeo. L'obiettivo è quello di condividere queste importanti esperienze in modo che possano essere adottate anche altrove. In questo modo è possibile sfruttare le sinergie e risparmiare tempo e costi.

Il Servizio di coordinamento per l’integrazione fornisce un sostegno finanziario e informativo alle organizzazioni che intendono avviare azioni e progetti finalizzati all’integrazione dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine e alla sensibilizzazione della popolazione autoctona.

Altri esempi di buona pratica sono presenti alla pagina "Migrazione e alfabetizzazione".

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Il Covid non ferma l’imprenditoria migrante

L’aumento dei titolari d'azienda stranieri compensa il calo degli italiani; Cina e Romania i gruppi più numerosi.

Secondo i dati della Fondazione Leone Moressa, nel 2021 gli imprenditori nati all’estero attivi in Italia sono 753.064, pari al 10% del totale. Volgendo lo sguardo agli ultimi dieci anni, appare evidente la differenza tra nati in Italia (-8,6%) e nati all’estero (+31,6%).

Anche nel 2021, nonostante il protrarsi dell’emergenza sanitaria, il numero è aumentato (+1,8%), mentre quello dei nati in Italia è rimasto invariato. Gli imprenditori nati all’estero crescono anche nel 2021, arrivando a toccare il 10% del totale.

Primato per la Cina, ma cresce l’Est Europa
La Cina si conferma il primo paese (76.417 imprenditori), in lievissima crescita rispetto all’anno precedente (+0,7%). Anche la Romania conta più di 70 mila imprenditori. Nell’ultimo anno gli aumenti più significativi si sono registrati tra le comunità dell’Est Europa: Romania (+2,6%), Albania (+7,2%), Moldavia (+10,7%), Ucraina (+6,6%). In crescita anche Pakistan (+5,2%) e Nigeria (+3,7%). 

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