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Scuola, didattica a distanza anche per gli alunni con bisogni speciali
La scuola italiana offre ai ragazzi con bisogni educativi speciali un supporto didattico individualizzato per garantire al meglio la didattica a distanza. Vettorato: “Inclusione fondamentale".
Sono 538, su un totale di oltre 21.000 studenti delle scuole in lingua italiana, le alunne e gli alunni con disabilità, che in questi giorni di emergenza sono costretti, come i loro compagni, a rimanere a casa. A questi si aggiungono gli oltre 1.700 alunni con bisogni educativi speciali, tra quali rientrano i disturbi specifici dell'apprendimento e ulteriori 600 alunni che usufruiscono degli interventi, limitatamente al contesto scolastico, ad esempio ragazzi con disturbi dell'attenzione e del comportamento. La scuola italiana in provincia di Bolzano ha già attivato una serie di iniziative per garantire a questi ragazzi con bisogni speciali la piena inclusione nei diversi percorsi offerti dalla didattica a distanza. “La scuola è un collante sociale e lo deve essere anche in questo momento di emergenza sociale - sottolinea l’assessore alla scuola Giuliano Vettorato - possiamo immaginare l'estrema difficoltà di adattamento alle nuove restrizioni collettive per questi ragazzi e le loro famiglie. Se nel primo caso si tratta non tanto di garantire cura e di assistenza personale, di cui in questo momento devono farsi interamente carico i familiari, ma soprattutto un supporto didattico individualizzato, negli altri casi parliamo di alunni che necessitano di interventi didattici personalizzati, di una riduzione quantitativa dei compiti e di una strutturazione dei materiali per l'apprendimento, anche nella didattica a distanza”.
Le indicazioni operative
“Il 17 marzo il ministero dell’istruzione ha diramato una nota nella quale dà Indicazioni operative per la didattica a distanza anche per tutte le tipologie di alunni con BES”, spiega il Sovrintendente Vincenzo Gullotta - nella nota viene riconosciuto al personale di sostegno già presente nella scuola un ruolo chiave nel coordinamento degli interventi didattici all'interno dei singoli consigli di classe e nel mantenimento dei contatti personali con gli alunni e le loro famiglie”. “A livello locale, come Servizio Inclusione” – dice l’ispettore Giuseppe Augello, abbiamo messo a disposizione di genitori e insegnanti gli sportelli di consulenza pedagogico-didattica delle scuole con la modalità a distanza. Oltre a ciò le dottoresse Jessica Lisciotto e Flavia Costantino, specialiste nelle problematiche legate all'iperattività e ai disturbi del comportamento, sono disponibili per le consulenze telefoniche o a distanza e grazie alla collaborazione del Fondo sociale europeo, il Servizio inclusione ha inoltre messo a disposizione degli alunni a rischio di dispersione scolastica gli educatori già coinvolti nell'ambito del progetto Successo formativo, ai fini di supportare tali alunni nelle attività didattiche a distanza. Infine, sul sito web della scuola italiana, dedicato alla didattica e formazione docenti. (www.provincia.bz.it/didattica), è stata realizzata una apposita pagina dedicata alla didattica a distanza, che comprende anche materiali per gli alunni con bisogni educativi speciali”.
CA