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Efficienza energetica e fonti di energia rinnovabili: nuovi criteri
Via libera della Giunta ai nuovi criteri di contributo per l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili per persone fisiche, pubbliche amministrazioni, enti senza scopo di lucro e imprese
Via libera della Giunta, su proposta dell’assessore all’ambiente e all’energia Giuliano Vettorato, ai nuovi criteri di contributo per l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili per persone fisiche, pubbliche amministrazioni, enti senza scopo di lucro e imprese. “Accelerare il processo di decarbonizzazione, attraverso l’impiego di fonti di energia rinnovabile – sottolinea l’assessore Vettorato - è l’obiettivo principale dei nuovi criteri che saranno introdotti in Alto Adige nel prossimo periodo”. Le misure resteranno in vigore fino al 31 dicembre 2023. Sono quattro le principali novità che rientrano nel pacchetto di interventi.
Pompe di calore con impianti fotovoltaici in edifici CasaClima A
Si tratta di una misura di decarbonizzazione a zero emissioni, in quanto il fabbisogno elettrico della pompa di calore viene coperto dall’impianto fotovoltaico. Il finanziamento è previsto sia per edifici esistenti che per costruzioni nuove. Il contributo rappresenta così uno stimolo per aumentare l’installazione di pompe di calore soprattutto nelle nuove costruzioni. Per l'installazione è previsto un contributo pari al 40%.
Batterie di accumulo per nuovi impianti fotovoltaici connessi alla rete
I sistemi di accumulo servono ad immagazzinare energia elettrica prodotta in loco, tipicamente in situazione di produzione superiore al consumo, per poi consumarla in un momento successivo, quando la produzione è inferiore al consumo, massimizzando in tal modo la percentuale di autoconsumo dell’energia prodotta. Per l'installazione previsto un contributo pari al 40%.
Impianti fotovoltaici per edifici comunali
Questa misura incentiva l’utilizzo delle fonti rinnovabili da parte dei Comuni che così possono costituire un esempio verso i privati cittadini. È previsto, in linea generale, un contributo pari al 40% che si riduce al 20% per i Comuni che, nell’anno di presentazione delle domande, percepiscono fondi ambientali derivanti dall’esercizio di grandi derivazioni idroelettriche a partire da 3 MW, oppure da altri grandi opere.
Check-up energetico per i condomini
“Questa misura – evidenzia Vettorato - rappresenta uno stimolo per i condomini a eseguire un check up energetico per valutare la fattibilità e l’economicità di un eventuale risanamento energetico e per verificare il raggiungimento dei presupposti per il superbonus 110%”. Qualora il check-up evidenziasse che le condizioni per il superbonus 110% non sono rispettate e non si proceda con la realizzazione degli interventi di risanamento, il condominio beneficerà di un contributo per i costi sostenuti per l’effettuazione del check up energetico pari al 80%.
"Inoltre - prosegue l’Assessore Vettorato - sono state reinserite alcune misure sospese con riferimento all’installazione di impianti solari termici per edifici di nuova costruzione ed edifici sotto tutela storico artistica che non dovranno più rispettare i requisiti tecnici di CasaClima C o R in quanto spesso non raggiungibili a causa dei vincoli”.
ASP/tl/san