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Dolomiti UNESCO e turismo inclusivo, Geoparc Bletterbach sito pilota
Rendere patrimonio Dolomiti UNESCO accessibile a tutti, obiettivo di Fondazione Dolomiti UNESCO e indipendent L.. Presentati esiti progetto pilota al Geoparc Bletterbach finanziato con programma GATE.
Presso il Geoparc Bletterbach ad Aldino la Fondazione Dolomiti UNESCO, assieme alla cooperativa sociale indipendent L. hanno attivato un progetto pilota che, grazie a nuove tecnologie consente a tutti i visitatori, anche alle persone con disabilità o con impedimenti, di vivere le peculiarità naturalistiche del parco tematico in maniera inclusiva. Il progetto pilota è stato finanziato attraverso i fondi del programma comunitario Interreg Italia-Austria GATE (Granting Accessibile Tourism for Everyone).
Il programma punta a garantire un turismo alpino a tutte le persone, a prescindere dalle barriere naturali, fisiche e linguistiche ed offre un’occasione per far crescere l’offerta turistica nel suo complesso del territorio delle aree transfrontaliere e valorizzare e tutelare la biodiversità e la geodiversità grazie all’approccio esperienziale alle conoscenze.
Gli esiti del progetto pilota implementato presso il Geoparc Bletterbach sono stati illustrati oggi (27 maggio) presso il Museo delle Scienze naturali a Bolzano nell’ambito di una conferenza stampa.
”Il progetto pilota ci dimostra come sia possibile un’esperienza naturalistica inclusiva, fatto ancor più importante nel caso di un bene patrimonio UNESCO come le Dolomiti, che non solo sono di tutti, ma devono esserci per tutti - ha affermato l’assessora provinciale, Maria Hochgruber Kuenzer - e se, come immagino, avrà successo, spero che anche altre Regioni seguano questo esempio. Proprio in periodi come questo dimostriamo che possono essere aperti nuovi spazi”.
“Le tecnologie digitali sono per definizione accessibili a tutti, eccetto quando vengano creati degli ostacoli (digitali) per competenza carente o leggerezza. È iniziata così una vera rivoluzione, con tutti i vantaggi e conflitti e i quesiti etici connessi – così si è espresso Ezio Dellantonio, presidente della cooperativa sociale indipendent L. – Spetta a noi comprendere questa trasformazione e applicare con intelligenza ed utilizzarne i molteplici aspetti positivi, al fine di garantirci una più elevata qualità di vita, e allo stesso tempo per osservare attentamente lo sviluppo digitale, in modo tale che non ci sfugga di mano”.
“Questo progetto è una buona occasione per impegnarci nell'eliminazione delle barriere architettoniche in modo particolare in vista del previsto ampliamento del centro visite ad Aldino”, ha affermato Christian Weber, direttore del Geoparc Bletterbach, che ha fatto presente la necessità di rendere accessibili le particolarità del patrimonio Dolomiti UNESCO, sia alle persone che non sono in grado di compiere l’escursione nella gola del rio Bletterbach per oggettive difficoltà fisiche, ma anche a famiglie con bambini piccoli o a tutti i visitatori che in caso di maltempo per motivi di sicurezza non possono accedere al percorso.
Tecnologie per esperienza naturalistica inclusiva
Il sito pilota in Alto Adige Geoparc Bletterbach per consentire a tutti di compiere un’esperienza naturalistica è stato dotato di tecnologie innovative, dai dispositivi mobili alla realtà aumentata e virtuale. Li hanno illustrati il responsabile di progetto, Günther Ennemoser, della cooperativa indipendent L., e la coordinatrice di progetto della Fondazione Dolomiti UNESCO, Fabiana Polli.
Grazie ad una nuova applicazione digitale “Geoparc Guide” i visitatori di tutte le fasce d’età possono ottenere spiegazioni ed informazioni adatte a loro percorrendo il sentiero tematico che porta al Patrimonio Mondiale con 8 infopoint digitali conduce dal Passo Occlini alla Malga Gurndin, adatto anche alle famiglie con passeggini e alle persone su sedia a rotelle motorizzata, della durata di circa 1,5 ore. Le guide sono disponibili in italiano, tedesco, inglese e nella lingua dei segni italiana LIS.
In caso di maltempo e di impossibilità di recarsi nella gola del rio Foglia, presso il GEOMuseum di Redagno, i visitatori possono comunque vivere questa esperienza in un ambiente virtuale realistico grazie a speciali occhiali 3D. I video didattici in 3D sono proposti in italiano, tedesco e inglese.
È stato, inoltre, sviluppato “Bletterbot” che si basa sull’innovativo sistema di dialogo chatbot che utilizza il servizio Messenger di Facebook. Integrato sulla pagina Facebook del Geoparc Bletterbach consente di chattare con un'intelligenza digitale che fornisce informazioni generali, in italiano, tedesco e inglese, sul centro visitatori e offre un gioco didattico con un gameplay adattivo.
Inoltre, per tutti gli enti nell'area del programma, IT-Tool GATE, è disponibile gratuitamente un innovativo strumento di mappatura sviluppato dalla cooperativa indipendent L. che indica sulla pagina web le strutture e i servizi senza barriere presenti nell'area. Questo strumento (Plugin for WordPress) può essere richiesto all'indirizzo e-mail info@suedtirolfueralle.it .
ASP/sa