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Mercato del lavoro news: i mercati del lavoro transfrontalieri
650 altoatesini lavorano in Tirolo e 210 tirolesi in Alto Adige. Il nuovo “Mercato del lavoro news” è incentrato sui “micromercati del lavoro transfrontalieri”.
Altoatesini che quotidianamente o settimanalmente si recano al lavoro nel Tirolo, austriaci che lo fanno nella direzione opposta: sta emergendo un vero e proprio mercato del lavoro transfrontaliero tra queste due regioni che compongono l’Euregio? Il nuovo numero del bollettino “Mercato del lavoro news”, pubblicato a cura della Ripartizione lavoro è incentrato su questa interessante tematica. Circa un quarto dei circa 940 lavoratori subordinati e parasubordinati austriaci attivi in Alto Adige non risiede nella nostra Provincia.
L'importanza di tali forze di lavoro, che si spostano settimanalmente o quotidianamente rispetto alle forze di lavoro complessive è particolarmente elevata soprattutto in alcuni comuni al confine col Tirolo Settentrionale o Orientale - in particolare nei comuni dell'Alta Valle Isarco e dell'Alta Pusteria.
Più pendolari nel Tirolo che verso l’Alto Adige
Mentre il numero dei lavoratori che dal Tirolo vengono in Alto Adige ha raggiunto un picco nel 2008, con una media di poco più di 400 persone, questo valore è ora (2020) di circa 210 lavoratori. "Dal punto di vista altoatesino è rilevante il fatto che dal 2014 il numero di pendolari verso il Tirolo sia stato superiore a quello dei pendolari tirolesi in Alto Adige. I pendolari altoatesini verso il Tirolo sono in crescita; attualmente sono circa 650, nel 2019 è stato raggiunto il numero massimo di circa 700 lavoratori. Quasi la metà dei pendolari provenienti dal Tirolo sono cittadini italiani. Di norma sono altoatesini che vivono in Austria per vari motivi, ma mantengono la loro attività lavorativa in Alto Adige", afferma Stefan Luther, direttore della Ripartizione lavoro.
Numerosi gli altoatesini nel sistema sanitario tirolese
Questi lavoratori pendolari operano in diversi settori. Il settore pubblico occupa la quota maggiore (27,1%), la maggior parte dei pendolari altoatesini lavorano nel settore sanitario. Inoltre, i lavoratori altoatesini sono attivi nell'industria manifatturiera, nell'edilizia, nel trasporto passeggeri (comprese funivie e impianti di risalita) e, in larga misura, nei settori dell'ospitalità e del commercio al dettaglio, nonché in altri servizi privati.
Tirolesi soprattutto nel servizio pubblico altoatesino
Nell'anno pre-pandemia 2019 la maggior parte dei 210 pendolari austriaci era impegnata nel settore pubblico (60 persone; 28%), seguita dall'industria manifatturiera (50; 25%). Seguono il settore turistico-alberghiero (30; 13%), il commercio (30; 13%) e il trasporto terrestre e passeggeri, comprese le funivie e gli impianti di risalita (20; 10%), mentre l'edilizia, l'agricoltura ed altri settori dei servizi privati non svolgono un ruolo particolare. Spiccano le peculiarità locali: nella zona di Vipiteno, vicino al confine, si registra la presenza di circa 60 pendolari tirolesi che lavorano principalmente come insegnanti, venditori e impiegati tecnici. Anche la città di Bolzano e le aree di Brunico, Bressanone e Malles attirano un numero significativo di pendolari dal Tirolo. Anche le brevi distanze dal lavoro sono la norma nel mercato del lavoro transfrontaliero. Gran parte dei pendolari austriaci proviene dalle zone di confine e lavora nelle comunità di confine dell'Alto Adige. I pendolari in entrata, impiegati a Vipiteno e dintorni, provengono quasi esclusivamente dai Comuni del versante austriaco del Brennero, tra i quali Innsbruck ed il territorio limitrofo. Lo stesso vale per San Candido e dintorni: dei 60 pendolari del 2019, circa 40 provenivano da Comuni vicini al confine del Tirolo Orientale, la maggioranza da Sillian e Heinfels.
Importante la vicinanza tra il luogo di residenza e il luogo di lavoro
"Per quanto riguarda il pendolarismo tra il Tirolo e l'Alto Adige, anche la vicinanza tra residenza e luogo di lavoro gioca un ruolo determinante. Inoltre, vi sono aziende che tradizionalmente offrono posti di lavoro transfrontalieri. Un terzo motivo è rappresentato da attività che richiedono requisiti specifici, ad esempio nel settore sanitario o universitario, che sono occupati da pendolari ", spiega il direttore Luther.
L’assessore provinciale al lavoro, Philipp Achammer, sottolinea inoltre che "per alcuni altoatesini ed alcune aziende del Tirolo, i lavoratori provenienti da altre aree dell’Euregio svolgono un ruolo importante. Immagino che in futuro verranno avviate sempre più iniziative congiunte per reclutare lavoratori qualificati e forza lavoro nell’ambito dell’Euregio, non solo come segno di vicinanza, ma anche come una comunità imprenditoriale in grado di attrarre forza lavoro qualificata. Anche per questo siamo impegnati a rafforzare il mercato del lavoro altoatesino”.
Mercato del lavoro news 5/2021
ASP/red/fg