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Piano d’azione per la parità, comitato d’indirizzo avvia i lavori
Il Comitato d’indirizzo ha avviato oggi (8 ottobre) i lavori per la predisposizione del Piano d’azione per la parità. Il 28 ottobre parte il processo partecipativo con le associazioni femminili.
In molti ambiti le donne anche in provincia di Bolzano non hanno le medesime opportunità degli uomini. Lo ha evidenziato anche il recente studio dell'Istituto provinciale di Statistica ASTAT sul Gender Pay Gap sulla forbice salariale. Nei prossimi mesi, al fine di ridurre questo gap e per perseguire l'obiettivo della parità di genere nei vari ambiti, si lavorerà per predisporre il Piano d’azione per la parità, che fissa le priorità, le azioni e le risorse necessarie per migliorare la situazione. Sarà predisposto dalla Commissione provinciale per le pari opportunità tramite il Servizio donna che si occuperà della gestione progettuale, assieme a vari stakeholder con un approccio strutturato nell’ambito di un processo partecipativo. Il processo sarà supportato dall’esterno dalla società Fischer Consulting.
Oggi (8 ottobre) si è tenuta la prima riunione del Comitato d’indirizzo, composto da 5 membri, chiamato a fissare gli indirizzi del lavoro preparatorio del Piano. I membri del comitato, il presidente della Provincia e assessore alle pari opportunità, Arno Kompatscher, l’assessora al sociale e famiglia, Waltraud Deeg, la presidente e la vicepresidente della Commissione provinciale per le pari opportunità, Ulrike Oberhammer e Donatella Califano, e la Consigliera di parità, Michela Morandini, hanno fissato una prima roadmap del processo partecipativo che porterà a formulare le misure concrete del Piano d’azione per la parità. “Questo processo deve essere colto quale grande opportunità per compiere un grande passo in avanti verso l’obiettivo di una società paritaria”, fa presente il presidente Kompatscher.
Prossimo appuntamento sarà il 28 ottobre 2021 con il primo incontro con gli stakeholder e le organizzazioni femminili che parteciperanno al processo partecipativo lavorando nei gruppi di lavoro dedicati concentrando l’attenzione sui campi d’azione prioritari per i quali saranno formulate proposte di misure concrete. In questa giornata sarà possibile per le associazioni fornire la propria adesione nei gruppi di lavoro. “Si tratta di individuare assieme soluzioni per la nostra terra, perché la parità può avere successo se diventa una componente fissa della nostra cultura sociale”, sottolineano il Landeshauptmann Kompatscher e la presidente della Commissione Oberhammer a nome dell’intero Comitato d’indirizzo.
Tavoli di lavoro per i campi d’azione prioritari
Nel corso dell’incontro odierno, si è stabilito che già a partire dal 2021 un gruppo di lavoro si occuperà di lavoro, occupazione, retribuzione e gap salariale ed economia, ed un altro di sicurezza e tutela dalla violenza. Da metà 2022 avvieranno l’attività altri due gruppi di lavoro: uno tratterà le tematiche formazione ed educazione, l’altro gruppo di salute e assicurazione sociale. Seguiranno poi gruppi che incentreranno la loro attenzione sulla politica per le donne per garantire loro parità e partecipazione in ogni ambito, mentre un altro gruppo di lavoro si occuperà di pianificazione urbana e della mobilità che tengano conto delle esigenze delle donne. Quali tematiche trasversali ai vari ambiti dovranno essere focalizzate delle iniziative contro gli stereotipi di genere e sui media. I campi d’azione prioritari erano stati individuati per mezzo di un sondaggio condotto dal Servizio Donna fra le 15 organizzazioni femminili locali rappresentate nella Commissione provinciale per le pari opportunità.
La Commissione provinciale per le pari opportunità verrà informata regolarmente sull'andamento dei lavori nell'ambito di un incontro mensile. "Un aspetto centrale è costituito dalla messa in rete fra le principali associazioni in Alto Adige al fine di creare sinergie e garantire trasparenza e per condividere le strategie elaborate in modo capillare a livello provinciale", così riassume l'obiettivo del progetto la presidente della Commissione Ulrike Oberhammer. A tal fine dovrà essere incentivato lo scambio costante fra le associazioni femminili, le organizzazioni politiche e d'interesse sociale, i sindacati e le associazioni economiche.
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