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Kompatscher: autonomia e sostenibilità per il futuro dell'Alto Adige
L'autonomia come base per uno sviluppo sempre più sostenibile dell'Alto Adige, così si è espresso il presidente Kompatscher in occasione della conferenza stampa di fine anno.
Nell'incontro di fine anno con i media, di lunedì 27 dicembre, il presidente Arno Kompatscher ha sottolineato l'importanza della responsabilità collettiva per uno sviluppo sostenibile. “L'Autonomia di cui gode l'Alto Adige ci consente di avere maggiore spazio decisionale, rispetto ad altre Province e Regioni, in diversi settori. Questo comporta anche maggiori responsabilità” - ha sottolineato il presidente. "L'Alto Adige, grazie alle sue competenze autonomistiche, ha l'occasione di poter assumere un ruolo guida in merito al tema della sostenibilità".
A molti livelli, in Alto Adige, esiste la consapevolezza della necessità di avviare un rapido cambiamento in ambiti di vita quali l'alimentazione, la mobilità o il turismo. Tuttavia la comprensione della sostenibilità non è ancora così diffusa. “Troppo spesso la percezione dei problemi da risolvere è il risultato del personale punto di vista di chi ne è coinvolto” - spiega Kompatscher. Pertanto, nell'ambito della strategia provinciale per lo sviluppo sostenibile, è necessario rafforzare la comprensione comune conferendo maggiore obiettività al dibattito e convogliare possibili conflitti all'interno di un dialogo costruttivo. Il percorso verso uno sviluppo sostenibile non deve sottovalutare i conflitti potenziali, ha ricordato il presidente.
L'Alto Adige ha una lunga esperienza nella gestione costruttiva delle conflittualità. Il passato lo dimostra. A tal proposito, il presidente ha ricordato le tensioni etnopolitiche culminate nel 1957 nel “Los von Trient” a Castel Firmiano, oltre alla Notte dei fuochi di cui è ricorso il sessantesimo anniversario a giugno di quest'anno. Dopo difficili negoziati, il secondo Statuto di autonomia del 1972 ha aperto la strada ad un necessario, nuovo inizio attraverso il quale è stato possibile superare i principali conflitti. Successivamente, nel 1992, la controversia tra Austria e Italia è stata risolta davanti alle Nazioni Unite. Il 2022, con la celebrazione dei 50 anni del secondo Statuto di autonomia e dei 30 anni della conciliazione, offrirà diverse occasioni – tra eventi e attività – per ricordare il valore della coesione, del senso di comunità e dello spirito di conciliazione. (Un programma dettagliato sarà reso pubblico in un'apposita conferenza stampa che si svolgerà ad inizio gennaio).
Nell'incontro con i media il presidente Arno Kompatscher ha definito il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) come un'importante opportunità per una svolta sostenibile. Al contempo il “Recovery Plan” italiano rappresenta una sfida per l'Autonomia dell'Alto Adige. “Questo strumento mette a disposizione del cambiamento ampie risorse finanziare, ma spesso si combina con una logica centralista che rischia di minare l'Autonomia amministrativa della nostra Provincia. Dobbiamo essere vigili esigendo e tutelando le nostre competenze” - ha precisato Kompatscher. L'Amministrazione provinciale altoatesina è consapevole di tale eventualità ed è al lavoro per far partire con tempestività progetti orientati al futuro sostenendo gli attori locali impegnati in questa direzione. “Con la giusta coesione possiamo essere gli autori di una svolta epocale” - ha sottolineato il presidente Kompatscher ricordando che le competenze autonomistiche, se utilizzate in un'ottica di sostenibilità, possono rappresentare un vantaggio competitivo.
Il fimato riassuntivo "Questo era il 2021" è disponibile sul canale YouTube ufficiale della Provincia.
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