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Comitato etico: due serate sul suicidio medicalmente assistito
Il Comitato etico provinciale organizza due serate informative presso il Film Club, in via Streiter a Bolzano, sul tema del suicidio medicalmente assistito.
Il Comitato etico provinciale, presieduto da Herbert Heidegger, affronta in due serate cinematografiche insieme al Film Club di Bolzano il difficile e attuale tema dell'eutanasia/suicidio medicalmente assistito per malati gravi e vorrebbe offrire l'opportunità di informare a riguardo e stimolare la discussione.
Secondo la legge attuale, le persone in Italia possono porre fine alle loro sofferenze rinunciando alle misure di sostegno vitale, come previsto dalla legge 219/2017. La Corte Costituzionale ha chiarito, in una sentenza del 2019, che il suicidio assistito (articolo 580 del codice penale) non è punibile se la persona che lo richiede è tenuta in vita da misure di sostegno vitale. Tutte le altre persone con malattie irreversibili che causano dolori insopportabili e i pazienti che non sono in grado di assumere farmaci da soli, non hanno la possibilità di scegliere e richiedere l'assistenza medica attiva per una morte volontaria, poiché il nostro Codice penale vieta l'uccisione di una persona consenziente (articolo 579 del codice penale).
Nella primavera di quest’anno si svolgerà un referendum per introdurre l'eutanasia legale attraverso l'abrogazione parziale dell'art. 579 del Codice penale, che punisce l'uccisione di persone consenzienti.
Nella prima serata cinematografica in lingua tedesca, che si svolgerà giovedì 13 gennaio, alle ore 20, sarà proiettato, presso la sede del Film Club, in via Streier a Bolzano, il pluripremiato lungometraggio "Und morgen Mittag bin ich tot" del regista tedesco Frederik Steiner (2013). Lea ha 22 anni e non le resta molto tempo da vivere. Soffre di una malattia incurabile, la fibrosi cistica, e in un ultimo atto di autodeterminazione vuole decidere da sola quando la sua vita sarà finita. Ecco perché Lea si reca in Svizzera per usufruire dell'eutanasia che non è consentita in Germania su prescrizione medica.
Alla seconda serata cinematografica in italiano, giovedì 20 gennaio, alle ore 20, potrà essere visionato il lungometraggio "Miele" (2013) della regista Valeria Golino. Miele narra la storia di Irene, una ragazza di trent’anni che ha deciso di aiutare le persone che soffrono: malati terminali che vogliono abbreviare l'agonia a causa delle sofferenze che intaccano la loro dignità di esseri umani. Un giorno a richiedere il suo servizio è un settantenne in buona salute, che ritiene semplicemente di aver vissuto abbastanza. L'incontro metterà in discussione le convinzioni di Irene e la coinvolgerà in un dialogo serrato lungo il quale la relazione tra i due sembrerà infittirsi di sottintesi e ambiguità affettive.
Saranno presenti alle serate ed alle successive discussioni il medico palliativista dell'ospedale di Bolzano, Massimo Bernardo, Monika Völkl, medico palliativista presso l’ospedale di Bressanone, la responsabile del servizio hospice della Caritas, Agnes Innerhofer, il coordinatore della rete di lavoro “prevenzione suicidio” e per tanti anni collaboratore nel servizio hospice della Caritas, Renato Decarli, il teologo morale, Martin Lintner, la giurista e bioeticista presso l’Università di Trento, Marta Tomasi, l’avvocato Ludwig A. Minelli e Sandra Martino dell'associazione svizzera DIGNITAS.
L’ingresso è libero e possibile con le normative previste per l’ingresso nei cinema.
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ASP/red/fg