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Ripristino della continuità fluviale lungo il rio Sesto
Su incarico dell’Ufficio bacini sistemazione montani Est sono state ripristinate la continuità fluviale per la fauna ittica e la protezione dalle piene lungo il rio Sesto a monte di San Candido.
Nel corso dei lavori, effettuati dall’Ufficio sistemazione bacini montani Est, lungo il rio Sesto è stato eliminato l’ostacolo alla continuità fluviale causato da una vecchia presa d’acqua, costruita nel 1948 ed abbandonata negli anni ’80, per favorire la naturale migrazione dei pesci a valle dell’Hotel Paradiso nel Comune di San Candido e la messa in sicurezza dalle piene.
L’opera in calcestruzzo e risalente alla fine degli anni ’40 è stata demolita e smaltita, e per migliorare le condizioni di deflusso in condizioni di acqua bassa, ed è stata realizzata allo stesso tempo una rampa con i cosiddetti "steps and pools” ovvero un’alternanza di gradini e piscine con un andamento a spirale crescente. Inoltre, la morfologia del torrente è stata migliorata attraverso la posa di massi ciclopici e la sistemazione delle sponde, soprattutto con la messa in sicurezza di un argine in calcestruzzo lungo la riva orografica destra.
Nel tratto urbano del rio Sesto che attraversa il centro abitato di San Candido sono stati realizzati dei “pennelli o repellenti” in senso trasversale alla corrente, ovvero delle opere sporgenti che allontanano la corrente dalla sponda ove sono fissati e che quindi hanno la funzione di mettere in sicurezza gli argini e concentrare la forza della corrente al centro dell’alveo. La preparazione del cantiere ha visto il prelievo dei pesci con l’elettropesca.
I pesci catturati sono stati reimmessi circa due chilometri a monte del tratto dove è avvenuto il prelievo.
Questi interventi sono stati condotti in sintonia con i lavori più a valle in centro abitato con la realizzazione di nuovi muri di sponda con massi ciclopici, intervenendo in alveo nello stesso momento. La combinazione di simili lavori è ritenuta importante per ridurre lo stress alla fauna ittica. I lavori sono stati conclusi prima della pausa invernale ed il progetto è stato finanziato con il Fondo pesca.
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ASP/mac/fg