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Bacini montani: messa in sicurezza di Tarces dalle inondazioni
La costruzione del bacino di trattenuta nel corso medio del rio Tarces, per conto dell'Ufficio sistemazione bacini montani Ovest, consente la messa in sicurezza dalle inondazioni del paese di Tarces.
Il rio Tarces confluisce al di sotto della strada statale Glorenza-Sluderno, a un'altitudine di circa 900 metri, nel rio Muntaschinig. Benchè la portata del rio sia talvolta bassa, le condizioni del letto del torrente hanno comportato il rischio di straripamento del rio Tarces. Questo rischio è stato inserito nel piano delle zone di pericolo per il Comune di Malles. In alcuni punti il letto del torrente era inesistente o le sezioni di drenaggio erano insufficienti. Nella creazione di un catalogo di misure per ridurre il rischio per le aree residenziali e le infrastrutture, è stata proposta la costruzione di un bacino di trattenuta dei sedimenti per il rio Tarces, nonché la posa di tubi in cemento armato nell'area della strada comunale e degli attraversamenti di sentieri agricoli e la costruzione di cunette in pietra. Il primo lotto di costruzione, con l'attuazione di vari interventi lungo il rio Tarces, è stato completato nella primavera dello scorso anno, afferma il direttore dei lavori Julius Staffler, dell'Ufficio per la sistemazione dei bacii montani Ovest dell'Agenzia per la protezione civile.
"Le basi della pianificazione delle zone di pericolo", sottolinea Arnold Schuler, assessore alla Protezione civile, "rappresentano le linee guida ed hanno l’obiettivo di proteggere le aree abitate, la popolazione e le loro proprietà. Siamo inoltre impegnati a fornire alla popolazione informazioni complete in merito alle misure di protezione".
L'opera in corso di realizzazione è il secondo lotto di costruzione per la messa in sicurezza dalle piene del paese di Tarces. L’intervento è finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale FESR attraverso il programma "Investimenti nella crescita e nell’occupazione" 2014-2020 Asse 4 - Spazio abitativo sicuro.
I lavori sono iniziati nell'ottobre dello scorso anno e i lavori in cemento armato per la barriera sono stati completati prima dell'inizio dell'inverno, riferisce Peter Egger, direttore dell'Ufficio per la sistemazione dei bacini montani Ovest. I lavori proseguiranno in primavera non appena le condizioni meteorologiche lo consentiranno. I lavori dovrebbero essere completati entro giugno di quest'anno. Finora sono stati investiti 168.000 euro, i costi totali ammontano a 320.000 euro.
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ASP/mac/fg