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Bacini montani: intervento a tutela della popolazione
Oggi (25 gennaio) la Giunta provinciale ha pubblicato l'elenco prezzi per il noleggio di mezzi d'opera per lavori in amministrazione diretta da parte dell'Agenzia per la Protezione Civile.
Oggi (25 gennaio) la Giunta provinciale su proposta dell'assessore provinciale alla Protezione civile, Arnold Schuler, ha approvato l'elenco prezzi per il noleggio dei mezzi d'opera per l'esecuzione di lavori da eseguirsi in amministrazione diretta da parte dell'Agenzia per la Protezione civile per l'anno 2022.
In Alto Adige ci sono più di 43.000 opere di protezione all'interno e lungo i corsi d'acqua, di cui 30.000 strutture trasversali, cioè barriere e briglie, e più di 13.300 strutture longitudinali, cioè muri di protezione, per una lunghezza totale di 1.366 chilometri, cui si aggiungono più 110 chilometri di opere di protezione dalle valanghe. La progettazione e la costruzione di opere di protezione all'interno e lungo i corsi d'acqua, così come la stabilizzazione dei pendii e la protezione dalle valanghe vengono eseguite da 80 tecnici e personale amministrativo e da circa 200 operai edili, suddivisi in 26 squadre in tutta la provincia, spiega Fabio De Polo, direttore dell'Area funzionale Bacini montani: "Tecnici e operai edili eseguono lavori sui corsi d'acqua in tutto l'Alto Adige per conto dell'Agenzia per la Protezione civile, erigono o rinnovano opere di protezione, stabilizzano i pendii e costruiscono opere di protezione dalle valanghe".
Aumentare costantemente la sicurezza
"Da tempo l'impegno dei Bacini montani è dedicato a proteggere la popolazione con le migliori misure tecniche di protezione possibili contro eventi naturali più o meno imprevedibili" dice l'assessore provinciale alla Protezione civile, Arnold Schuler. L'attività principale dell'Area funzionale Bacini montani dell'Agenzia provinciale per la Protezione civile è la prevenzione dei danni da eventi idrogeologici e da valanghe attraverso rilevazioni del rischio oltre alla pianificazione e realizzazione di misure di prevenzione, sottolinea il direttore dell'Agenzia per la Protezione civile, Klaus Unterweger. Inoltre, molto lavoro viene dedicato alla riqualificazione ecologica delle acque correnti e la rinaturalizzazione. Dalle valutazioni del potenziale di rischio alle indagini in loco, dall'elaborazione dei progetti ai lavori di costruzione, i tecnici e le squadre di costruzione eseguono la maggior parte del lavoro in autonomia. Si applicano soluzioni collaudate da tempo, ma si affidano anche a strutture protettive innovative e a misure di protezione per aumentare continuamente la sicurezza della popolazione contro inondazioni, frane, colate detritiche e valanghe. Dopo la fine della fase acuta degli eventi che hanno causato danni ai corsi d'acqua o ad altre strutture, i Bacini montani sistemano i danni nella propria area geografica di competenza.
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ASP/mac/sf