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Protezione da frane e inondazioni per il Comune di Valle Aurina
L'Ufficio per la sistemazione dei bacini montani Est riprende i lavori per la protezione dalle inondazioni di Riobianco realizzando una barriera di contenimento sul rio di Mezzo.
Da questa settimana (7 marzo) l’Ufficio sistemazione bacini montani Est prosegue i lavori sul rio di Mezzo a Riobianco in Valle Aurina dopo la pausa invernale. Nell'ambito del progetto dell'Unione Europea del piano del bacino idrografico Aurino Superiore, già nel 2016 sono stati effettuati rilevamenti dettagliati sui potenziali rischi dei corsi d’acqua nei Comuni di Valle Aurina e Predoi.
Il rio di Mezzo è stato classificato come molto pericoloso. I risultati della pianificazione delle zone pericolose mostrano vaste aree alluvionali e aree di colate di fango con zone di pericolo blu e rosse nel centro di Riobianco. Nel 2018 l'Agenzia per la Protezione Civile ha commissionato uno studio con lo sviluppo di un progetto generale a tutela del centro abitato, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - FESR.
Costruzione di una barriera per trattenere circa 70.000 metri cubi di detriti
Elemento centrale delle misure di protezione previste è una barriera di contenimento in cemento armato alta 9 metri e larga circa 88 metri, spiega Marco Lanari dello studio di progettazione Ingena di Bolzano. Il costo previsto per la realizzazione dell’opera, attualmente in fase di realizzazione, ammonta ad 1 milione di euro finanziato con fondi aggiuntivi dal programma FESR.
Ampliamento del letto del torrente, costruzione di 4 nuovi ponti
Ulteriori misure del progetto comprendono l'approfondimento e l'ampliamento del rio di Mezzo su una lunghezza di circa 450 metri attraverso l'insediamento, nonché la costruzione di quattro nuovi ponti a fronte della demolizione di 8 di queste strutture. La nuova progettazione del traffico e delle vie di accesso, causata dalla riduzione degli attraversamenti dei ponti, è stata motivo di ampie discussioni con i cittadini interessati durante la fase di sviluppo del progetto. La necessità del provvedimento è stata infine accolta di comune accordo vista la pericolosità esistente, riferisce il direttore dell'Ufficio sistemazione bacini montani Est, Sandro Gius. I lavori ancora in sospeso, per ulteriori circa 2,5 milioni di euro, possono essere probabilmente finanziati nuovamente tramite il programma FESR per il periodo 2021-2027, il che significa che i lavori potranno essere eseguiti nel prossimo futuro.
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ASP/mac/fg