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Aiuti per l'Ucraina: coordinamento e informazione

In Alto Adige la disponibilità ad aiutare è grande. Ci si sta preparando, a diversi livelli, per poter rispondere a una possibile ondata di arrivi dall'Ucraina.

Nell'ambito di un sopralluogo il presidente, Arno Kompatscher, l'assessora al sociale, Waltraud Deeg, e l'assessore alla protezione civile, Arnold Schuler, hanno constatato personalmente lo stato dei preparativi in corso presso il Centro di prima accoglienza di Bolzano Sud (riportati qui) ed hanno ringraziato i cooperatori e le cooperatrici presenti per i numerosi aiuti forniti in tutto l'Alto Adige. Opinione unanime è che in questi giorni è stata manifestata una grande volontà di prestare aiuto e che la sfida, adesso, è di procedere in maniera coordinata informando le persone in modo corretto ed esaustivo.

Il sopralluogo è stato preceduto da un'ampia riunione di coordinamento della cosiddetta task force composta dai rappresentanti della Provincia, del Commissariato del Governo e del Consorzio dei Comuni dell'Alto Adige. L'incontro si è focalizzato anche sulle questioni relative al coordinamento e all'informazione, con l'obiettivo di migliorarle ulteriormente. Quale elemento di informazione centrale è stato implementato un sito web dedicato, costantemente arricchito e aggiornato, disponibile in diverse lingue al seguente link. Per informazioni è disponibile anche il Numero Verde 800 751 751.

La rete altoatesina di aiuti all'Ucraina viene costantemente ampliata e rafforzata. La ricerca di immobili atti all'accoglienza delle persone provenienti dall'Ucraina è in pieno svolgimento. Ulteriori offerte sono già in fase d'esame, così come la chiusura di relativi contratti. È possibile presentare le offerte di messa a disposizione di immobili atti all'accoglienza dei rifugiati alla Ripartizione politiche sociali (via email a fluechtlinge.profughi@provinz.bz.it) o al rispettivo Comune. Sul sito web è disponibile un modulo per la trasmissione dei dettagli. 

È stato inoltre trattato il tema dell'assistenza sanitaria per le persone in arrivo. Si è chiarito che verranno sottoposte a un test Covid nel Centro di prima accoglienza presso la Fiera di Bolzano e che verranno inoltre registrate nel sistema sanitario provinciale. Prestazioni di servizio verranno inoltre fornite presso i Distretti  sanitari. Esiste la possibilità di somministrare la vaccinazione anti-Covid così come l'offerta vaccinale di base quale assistenza sanitaria preventiva presente in Alto Adige.

Un altro tema importante dell'incontro di coordinamento è stato il lavoro di mediazione linguistica e culturale. A tal fine sarà creato un Ufficio centrale di informazione che sarà coadiuvato dall'Ufficio provinciale educazione permanente della Ripartizione cultura tedesca. Per quanto riguarda la questione dell'assistenza scolastica ed extrascolastica ai bambini, attualmente si sta pensando di creare classi di accoglienza separate per consentire una migliore transizione possibile e, qualora fosse necessario, prepararli al prossimo anno scolastico. A fine riunione è emerso l'unanime pensiero che complessivamente siamo a buon punto ma, per rispondere alle sfide poste dalla possibile ondata di rifugiati, avremo ancora bisogno di molta iniziativa privata, solidarietà e volontà di aiutare.


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ASP/mac/sb