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Verso la sostenibilità a Laives: mobilità ed energie rinnovabili
Terza serata informativa ieri (21 marzo) a Laives del tour dedicato alla strategia sostenibile in Alto Adige. Focus su mobilità ed energie rinnovabili. Oggi workshop di approfondimento sul tema.
Mobilità alternativa e risparmio energetico. Questi i temi principali dedicati alla terza tappa del tour della sostenibilità tenutasi ieri sera (21 marzo) al teatro San Giacomo di Laives. Complessivamente sono stati 32 i quesiti rivolti dal pubblico. La serata, promossa della Giunta provinciale e moderata dalle giornaliste Sabine Drescher e Silvia Fabbi, è cominciata con il saluto del sindaco di Laives Christian Bianchi e del suo vice Giovanni Seppi. “Laives ha scommesso in questi anni su progetti importanti legati alla sostenibilità, frutto anche di una fattiva collaborazione con i diversi centri della Bassa Atesina” – hanno evidenziato.
Ambiente, mobilità e qualità della vita: le sfide del futuro
La sostenibilità è un tema chiave per il futuro. Il sondaggio spontaneo online condotto fra i 161 partecipanti alla serata ha raggiunto la soglia dei 4,5 su 5 nel rilevamento condotto fra i presenti, che hanno giudicato positivamente temi come la natura, l’economia e innovazione, auspicando un impegno maggiore su temi quali ambiente, mobilità e costo della vita. Per il futuro, gli interpellati puntano sulla cooperazione nazionale e transfrontaliera. Sulla base dei risultati emersi dallo studio, Roland Psenner, presidente di Eurac Research, ha evidenziato le priorità per il la società del futuro. “Laives punta forte sulla digitalizzazione – ha spiegato - sul cambiamento climatico sappiamo che esso non rappresenta l’unica situazione di criticità del nostro pianeta. Dei 17 obiettivi legati allo sviluppo sostenibile, alcuni non saranno perseguibili, mentre altri sì”.
Kompatscher: “Puntare sull’economia circolare”
Il Presidente Arno Kompatscher ha sottolineato: “In questo difficile momento storico è più difficile parlare di sostenibilità, se pensiamo alla pandemia e alla guerra in Ucraina. Vogliamo raggiungere una vera neutralità climatica entro il 2050 e forse il caro-bolletta ci farà riflettere. Sul tema della biodiversità Kompatscher ha aggiunto. “Negli ultimi 40 anni il 60% della fauna selvatica si è estinto. In Alto Adige, le aree protette e i parchi naturali coprono il 25% della superficie del nostro territorio, ma per il futuro dobbiamo rivedere la produzione agricola e la gestione del settore agroalimentare per preservare le risorse naturali. La grande sfida, inoltre, riguarderà l’economia circolare: un modello europeo basato sulla gestione più sostenibile delle risorse”.
Vettorato: “Investire su un futuro sostenibile”
Il Vicepresidente e assessore all’ambiente ed energia Giuliano Vettorato ha ribadito l’importanza di investire per ridurre i costi dell’energia. “Per garantire un futuro alle nuove generazioni dobbiamo rafforzare nuovi modelli. Il fotovoltaico è una grande opportunità, così come le comunità energetiche, se pensiamo alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Ma un futuro sostenibile passa anche attraverso una politica incentrata sul risparmio idrico e un minor impatto dell’inquinamento luminoso. In Alto Adige crediamo fortemente nella sostenibilità, anche attraverso il confronto con la popolazione. Basti pensare alla bozza di aggiornamento del Piano Clima, con nove tecnici pronti a valutare i contributi raccolti durante la consultazione pubblica”.
Mobilità alternativa ed energie rinnovabili
Delle 32 domande rivolte dal pubblico, molte hanno toccato i temi della mobilità alternativa e del risparmio energetico. Il Vicepresidente Vettorato ha sottolineato l’importanza di investire sul fotovoltaico, piuttosto che su impianti eolici, ritenuti troppo impattanti per il paesaggio del territorio”. Grande attenzione, infine, è stata rivolta al tema della mobilità sostenibile. Il Presidente del Comprensorio Oltradige Bassa Atesina Hansjörg Zelger ha spiegato l’esempio di Terlano, centro del quale è primo cittadino. “Da tempo esiste un grande parcheggio gratuito per le auto: un incentivo per utilizzare maggiormente i mezzi pubblici, che vanno rafforzati migliorandone la fruibilità”. Kompatscher ha aggiunto. “A San Giacomo abbiamo creato un grande centro per la mobilità dedicato a pedoni, ciclisti e ai pendolari che utilizzano i mezzi alternativi. Puntiamo sul trasporto ferroviario e attraverso la creazione di nuovi hub, vogliamo rafforzare in Alto Adige il concetto di mobilità intermodale”. Oggi (22 marzo) a San Giacomo, dalle ore 15, è previsto un workshop per approfondire i temi e lavorare alla strategia di sostenibilità in Alto Adige. Domani (23 marzo) quarto appuntamento del tour a Brunico.
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