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Croniste e cronisti rafforzano il lavoro di squadra
Croniste e cronisti vogliono mettere in comune le proprie risorse. Un centinaio di loro, altoatesini e tirolesi, si sono detti d'accordo in occasione della 23a Giornata dei cronisti.
Circa un centinaio di croniste e cronisti hanno accettato l'invito dell'Archivio provinciale dell'Alto Adige per la 23a Giornata delle croniste e dei cronisti, che si è tenuta oggi (18 novembre), al Palazzo della Provincia 1 di Bolzano, sul tema "Cronaca in squadra". All'evento hanno partecipato anche numerosi cronisti del Tirolo del Nord ed Orientale. Dopo una pausa di tre anni a causa del Coronavirus, l'interesse è stato particolarmente grande, ha affermato Margot Pizzini, responsabile della cronaca presso l'Archivio provinciale dell'Alto Adige. Questo dimostra quanto sia importante lo scambio interpersonale.
Riguardo al lavoro delle croniste e dei cronisti, Maria Hochgruber Kuenzer, l'assessora competente per i Beni culturali, ha dichiarato: "Anche se durante la pandemia non ci sono quasi stati eventi, ci sono molte cose da raccontare, come ad esempio: quali sono stati gli effetti della pandemia sulle singole aziende, ci sono state divisioni o c’è chi ha sofferto particolarmente senza esserne stato colpito: bambini, giovani, anziani... registrare queste situazioni è molto prezioso per le generazioni future, da un lato per evitare gli errori commessi, ma anche per trasmettere la speranza che le situazioni accadute all’improvviso sono comunque gestibili". Il lavoro delle croniste e dei cronisti non può essere valutato e quantificato con i tradizionali mezzi di pagamento, ha sottolineato Kuenzer, “questo lavoro non ha prezzo per noi e per le generazioni future, perché la cultura del ricordo dà sicurezza e identità”.
La soprintendente ai beni culturali, Karin Dalla Torre, ha descritto il lavoro di cronaca come essenziale e come "base culturale per la nostra autonomia". In passato, l'aiuto del vicinato dava la forza per sopravvivere, ma oggi il lavoro di squadra è essenziale in molti settori. È importante radicare questo lavoro di squadra nella cronaca.
La cronista provinciale Rita Thaler Wieser ha parlato di "un compito importante per la società che può essere gestito in squadra e conforme ai tempi". Thaler Wieser, dopo aver ricordato le attività dello scorso anno, ha annunciato ulteriori offerte di formazione per il 2023 e ha sottolineato che il volontariato da solo non è sufficiente. Bernhard Mertelseder del Forum educativo tirolese di Innsbruck, nella sua presentazione, ha parlato delle prospettive di ulteriore sviluppo della cronaca grazie al lavoro di squadra. Successivamente, anche quattro squadre di cronaca altoatesina si sono presentate e hanno raccontato del loro lavoro.
Ne corso della 23a Giornata dei cronisti, dieci tra croniste e cronisti meritevoli sono stati premiati per i loro molti anni di lavoro. Questi sono: Hildegard Flor di Egna, Christine Gamper di Lagundo, Maria Hilber Mutschlechner di Stegona di Brunico, Emil Kerschbaumer di Milland, Othmar Pider di San Valentino alla Muta, Monika Prohaska di Lasa, Alfred Weiss di Senale e Ludwig Wilhalm di Resia.
Parallelamente all’incontro di oggi, nel Palazzo della Provincia, è stata allestita una mostra sulla cronaca. Si tratta di un’esposizione documentaria sulle cronache altoatesine. La 23a Giornata delle croniste e dei cronisti si è conclusa nel pomeriggio con la visita al Museo Eccel Kreuzer, sotto i Portici di Bolzano.
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