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Albero contro la mafia: inaugurazione con Maria Falcone e gli studenti

Il presidente della Provincia Kompatscher, i vicepresidenti Alfreider e Deeg e l'assessore Achammer all'inaugurazione dell'opera di Gregor Prugger L'albero dei tutti alla Libera Università di Bolzano

Si è svolto oggi (6 dicembre), nell’aula magna della Libera Università di Bolzano, l’incontro pubblico dal titolo “Un patto per la legalità – La memoria di tutti” organizzato in occasione del trentesimo anniversario delle stragi mafiose d’Italia dalla Fondazione Falcone, con il patrocinio della Provincia di Bolzano e della Libera Università di Bolzano. È stata l’occasione per l’inaugurazione dell’opera dell’artista gardenese Gregor Prugger “L’albero dei tutti”, un abete di quindici metri per oltre nove d'ampiezza, una scultura originale che rappresenta realisticamente e simbolicamente oltre quattrocento caduti nella lotta alla mafia e, dopo essere stato esposto a Palermo e Roma, sarà ospitato per qualche settimana nello spazio antistante l’edificio dell’amministrazione universitaria. All'inaugurazione, assieme al presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, hanno presenziato anche i due vicepresidenti della Provincia Waltraud Deeg e Daniel Alfreider e l'assessore provinciale all'Istruzione e alla Cultura tedesca Philipp Achammer

L'incontro pubblico, al quale hanno partecipato centinaia di studenti delle scuole secondarie superiori dei tre gruppi linguistici provenienti da tutta la provincia e anche dal Trentino, ha visto gli interventi della presidente della Libera Università di Bolzano, professoressa Ulrike Tappeiner, del vicario del Commissario del Governo Margherita Toth, del Capo di Stato Maggiore al Comando Truppe Alpine di Bolzano, Generale di Brigata Matteo Spreafico, della dirigente dell'Istituto d'istruzione superiore Falcone e Borsellino di Bressanone Maria Concetta Capilupi, del presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher, del vicepresidente e assessore provinciale all'Istruzione e alla Cultura italiana Giuliano Vettorato, di Robert Aquilina dell'associazione per la legalità a Malta Repubblika, di Maria Falcone, presidente dell'omonima Fondazione e sorella del magistrato trucidato il 23 maggio del 1992 a Capaci, e del vicepresidente e assessore provinciale all'Istruzione e alla Cultura ladina Daniel Alfreider. Nel corso dell'incontro pubblico, moderato dal direttore dell'Alto Adige Alberto Faustini, si è tenuta  la prima nazionale del documentario di Martin Demetz "L’arte contro la mafia. Un progetto di comunità", nel corso del quale il curatore generale della Fondazione Falcone, Alessandro de Lisi, ha presentato l'impegno di Prugger e degli altri artisti gardenesi Biz Senoner, Gerald Moroder e Peter Demetz in favore della legalità. 

“La strada è ancora molto lunga prima della piena sconfitta della corruzione della mafia”, ha detto Maria Falcone. “I giovani sono una parte centrale della nostra vocazione ma è la cura della comunità la nostra strategia per il futuro, tentando di unire sempre di più le generazioni, le famiglie, le istituzioni e le culture. Ricordando sempre che noi siamo di più e che la stragrande maggioranza di persone perbene e oneste, delle imprese che rispettano l’ambiente e i lavoratori, le istituzioni efficienti sono destinate a vincere sulla mafia. L’arte contemporanea e le arti in genere, come la cultura, in senso ampio, sono strumenti straordinari per unire le persone e promuovere il valore della poesia e della bellezza, opposti alla grettezza, alla violenza, al linguaggio criminale. Qui in Alto Adige, con la Provincia autonoma di Bolzano, con le scuole e l’università e le imprese vogliamo proseguire questa strada e assieme vorremmo portare questo modello di progetto di comunità in Europa”, ha concluso la professoressa Falcone.

Kompatscher: "La mafia non è solo un affare siciliano"

Nel suo intervento, il presidente Arno Kompatscher ha sottolineato ancora una volta come la lotta contro la mafia vada condotta con la stessa attenzione al Nord come al Sud. “La mafia non è un affare solo siciliano, riguarda tutto il Paese", ha detto il presidente. "Il contrasto alla criminalità organizzata dev’essere una battaglia collettiva, combattuta anche con messaggi di cultura della legalità come quello lanciato dagli artisti gardenesi e rivolto a tutti ma soprattutto alle giovani generazioni”.

Dal canto suo, il vicepresidente della Provincia, Daniel Alfreider, si è detto particolarmente soddisfatto che l'opera d'arte L'albero dei tutti del gardenese Gregor Prugger possa essere esposta a Bolzano, almeno per qualche settimana. “Per costruire una società forte e resistente, basata sulla legalità, dobbiamo investire soprattutto nell'istruzione e nella cultura”, ha detto Alfreider, oggi in particolare nella sua veste di assessore alla Formazione ed alla Cultura ladina.

Falcone e Borsellino dobbiamo ricordarceli come due simboli. Due persone che hanno dato di nuovo speranza a un Paese, l’Italia, che era stato permeato dalla mafia e che silenziosamente abbassava il capo”, ha detto il vicepresidente della Provincia e assessore all’Istruzione e alla Cultura italiana Giuliano Vettorato, oggi impegnato a Monza con il Festival delle Regioni, in un videomessaggio. “Dobbiamo prenderli da esempio ogni giorno, guardare negli occhi la criminalità e dire con convinzione che non è accettabile. Dobbiamo credere invece nella legalità: viva la legalità”.

Tappeiner: "Libertà bene prezioso, valore da trasmettere ai giovani"

"L'opera d'arte L'albero dei tutti è un segno silenzioso che ricorda le tante vittime che nel 1993 hanno perso la vita nella lotta contro la mafia. Come Libera Università di Bolzano, attraverso l'incontro con Maria Falcone vogliamo lanciare un segnale forte e chiaro: la legalità e la libertà di ogni individuo sono un bene estremamente prezioso, per il quale ci impegniamo con tutte le nostre forze; uno stato d'animo che vorremmo trasmettere anche a tutti i nostri studenti e studentesse”, ha detto la presidente della Libera Università di Bolzano, professoressa Ulrike Tappeiner. “Anche per questo motivo, l'opera d'arte realizzata dell'artista gardenese Gregor Prugger resterà visibile alla cittadinanza fino alla fine di gennaio, nello spazio antistante l’edificio dell’amministrazione universitaria".

“Sono contento che la mia installazione possa essere esposta a Bolzano per qualche settimana", ha detto infine l’artista gardenese Gregor Prugger, “Poi, proseguirà il suo tour per le città italiane, com’è volontà della Fondazione Falcone: dopo Palermo e Roma sarà ad esempio a Trieste. Io e gli altri artisti gardenesi sentiamo molto forte questo nostro impegno in favore della legalità”, ha aggiunto Prugger.


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ASP/mdg