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Traffico lungo il Brennero: posizioni divergenti, ma si dialoga
A Bolzano il ministro Salvini ribadisce la richiesta all'Austria di togliere i divieti di transito, il presidente Kompatscher ripropone il trattato internazionale e "spinge" per la concessione A22
I vari gruppi di interesse hanno ancora esigenze e idee molto diverse, sul futuro del traffico merci lungo il corridoio del Brennero. Ma trovare una soluzione al problema sarà possibile solo se si terrà conto di tutti gli interessi, se a tutti i soggetti coinvolti verrà data voce. È quello che è successo oggi (8 marzo), a Palazzo Widmann, in occasione di un incontro sul futuro del traffico merci lungo l’asse del Brennero al quale hanno preso parte il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher, l’assessore provinciale alla Mobilità Daniel Alfreider, l’assessore provinciale all’Ambiente Giuliano Vettorato, il governatore del Trentino Maurizio Fugatti, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini e al quale sono stati invitati i rappresentanti dell'economia ed in particolare del settore dell'autotrasporto (Camera di Commercio, ANITA, APA e CNA), quelli dei territori confinanti (i sindaci, i presidenti delle Comunità comprensoriali e del Consorzio dei Comuni) e gli eurodeputati Herbert Dorfmann, Paolo Borchia e Matteo Gazzini.
Salvini: l'Austria rispetti il diritto comunitario
L'Austria rispetti il diritto comunitario, poi il Governo italiano sarà pronto a discutere tutte le soluzioni per mitigare gli effetti del traffico di transito. La posizione del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini è quella emersa, chiaramente, nelle scorse settimane. "Le soluzioni si trovano assieme - ha detto Salvini -. Venerdì è in programma la sesta riunione trilaterale sul tema, chiediamo il ritiro dei divieti di transito e su questo l'intesa con il collega tedesco è completa". Il ministro ha confermato il suo impegno per il rinnovo della concessione dell'A22, "i 7,2 miliardi d'investimenti da parte della società autostradale sono fondamentali", ha concluso il vicepresidente del Consiglio dei ministri, sottolineando l'importanza, per Alto Adige e Trentino, di mantenere una posizione compatta nonostante la divergenza degli interessi di categorie economiche e popolazioni confinanti con l'infrastruttura.
Kompatscher: considerare gli interessi di tutti
“Accanto ai rappresentanti delle categorie economiche ed in particolare dell’autotrasporto, abbiamo voluto fossero presenti i sindaci dell’Alta Val d’Isarco e i presidenti delle Comunità comprensoriali”, ha detto nel corso della conferenza stampa che ha fatto seguito all’incontro il presidente Kompatscher. “Credo che siamo riusciti a rappresentare al ministro Salvini e agli altri convenuti quanto è difficile la situazione lungo l’asse del Brennero dal punto di vista soprattutto di chi ci vive ogni giorno, oltre che per chi vede il traffico di transito quale vettore delle proprie, legittime ambizioni imprenditoriali. Qualsiasi decisione sul futuro del trasporto merci lungo il corridoio del Brennero va presa, quindi, tenendo conto degli interessi degli autotrasportatori ma anche di quelli delle popolazioni confinanti e della tutela dell’ambiente. E io rimango fiducioso che questa soluzione possa essere individuata, sempre che tutti accettino di sedersi attorno a un tavolo, considerando appunto tutti gli interessi in campo”.
Oltre ad una possibile modifica del Codice della strada - temporanea e geograficamente limitata - che imponga un divieto di uscita dall’A22 agli autotrasportatori in caso di code ("importante per la sicurezza degli abitanti"), e alla conferma del suo impegno per il rinnovo della concessione autostradale, che sbloccherebbe gli investimenti richiesti dalle popolazioni confinanti, Kompatscher ha quindi riproposto al ministro Salvini la necessità, già condivisa negli scorsi mesi con i presidenti delle altre due province dell’Euregio Anton Mattle (Tirolo) e Maurizio Fugatti (Trentino), di un trattato internazionale tra Italia, Austria e Germania: “Tale trattato andrebbe a costituire la base per consentire una gestione congiunta del traffico che percorre l’asse del Brennero. Gestione per la quale, da parte nostra, abbiamo già proposto la digitalizzazione e un sistema di dosaggio”, ha concluso il presidente.
Fugatti: tavolo di lavoro per trovare le soluzioni
"La voce del ministro Salvini in questi mesi si è sentita forte, la posizione del Governo è chiara", ha detto il governatore del Trentino, Maurizio Fugatti. "Le categorie economiche, e l'autotrasporto in particolare, chiedono il rispetto del diritto comunitario, il rischio è lo svantaggio competitivo, dopo che le stesse hanno investito nei loro veicoli per garantire la tutela dell'ambiente. A questo punto è necessario dar vita ad un tavolo di lavoro per trovare le soluzioni migliori per il futuro del traffico lungo l'asse del Brennero", ha concluso il presidente della Provincia autonoma di Trento.
Gli interventi di Vettorato ed Alfreider
“Il nostro grande obiettivo, che mi sembra sacrosanto e di puro buonsenso, e lo dico sia da assessore all’Ambiente e all’Energia che da vicepresidente della Provincia autonoma di Bolzano, è quello di garantire ai cittadini italiani e a quelli austriaci pari diritti e pari doveri, senza concorrenza sleale e perseguendo la sostenibilità in chiave ambientale ed chiave economica", ha detto l'assessore Giuliano Vettorato. Sia a questo proposito che per i temi dell’ambiente, sono contento che l’impegno per invitare a Bolzano il ministro Salvini e il viceministro Vannia Gava abbia portato a realizzarsi questa grande opportunità per l’Alto Adige e che oggi entrambi si siano dedicati con grande interesse alle nostre cause” ha concluso il vicepresidente italiano della Provincia.
"La nostra priorità rimane il trasferimento del traffico dalla gomma alla rotaia, obiettivo che perseguiamo ogni giorno e che raggiungeremo ancora più concretamente con la realizzazione del tunnel di base dl Brennero", ha detto l'assessore provinciale alla Mobilità Daniel Alfreider. "In più, vogliamo rendere il traffico rimanente sempre più green, grazie ai veicoli elettrici ed a quelli ad idrogeno, come il pullman sul quale abbiamo viaggiato oggi dalla Fiera di Bolzano a Palazzo Widmann assieme al ministro", ha concluso il vicepresidente ladino della Provincia.
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ASP/mdg