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Bressanone: il centro giovanile "Connection" riapre le porte
Ieri (22 marzo) si è tenuta la cerimonia di riapertura della struttura, che riapre le porte dopo una serie di lavori di ristrutturazione. Vettorato: "Attenzione per i giovani su tutto il territorio".
Dopo una serie di lavori di ristrutturazione, il centro di cultura giovanile "Connection" di Bressanone ha riaperto le porte, presentando le attività della rassegna primaverile “Spring Connections”. Ieri (22 marzo) il rinnovato centro è stato inaugurato alla presenza dell’assessore alla cultura in lingua italiana, Giuliano Vettorato. “Questa inaugurazione ha un forte valore simbolico e riassume il lavoro che abbiamo portato avanti nel corso della legislatura: garantire un sostegno economico alle oltre 50 organizzazioni giovanili attive sul territorio, innovando ed ampliando profondamente l’offerta di servizi per i giovani”.
“La filiera della cittadinanza”
Il centro di cultura giovanile "Connection" offre tutto l’anno una serie di progetti, dall’arte al teatro, dalla tecnologia alla cittadinanza attiva, e nel tempo è diventato un punto di riferimento per la creatività dei giovani brissinesi. L’assessore, a tal proposito, ha evidenziato il ruolo che la cultura deve rivestire su tutto il territorio. “Questa inaugurazione, che segue quella avvenuta alcuni mesi fa al centro "Strike up" a Merano, racconta di politiche giovanili che dedicano attenzione a tutto il territorio, e non solo al capoluogo”, ha detto l’assessore.
Oltre 50 organizzazioni distribuite su tutto il territorio
“Dal 2019 ad oggi, abbiamo investito 8 milioni di euro per assicurare alle oltre 50 organizzazioni giovanili attive su tutto il territorio finanziamenti adeguati a svolgere un’attività quotidiana e di primo accesso per i giovani”, ha rimarcato Vettorato. “I centri giovanili rappresentano un luogo di cultura, ma anche dei presidi del territorio che offrono a tante ragazze e ragazzi numerose esperienze aggregative”.
Il direttore dell’Ufficio politiche giovanili, Claudio Andolfo, ha sottolineato il ruolo primario dei centri giovanili. “Il modo migliore per riassumere le varie attività è quello della ‘filiera della cittadinanza’, ossia di un sistema di servizi che copre tutte le età e le passioni giovanili. I punti d’incontro e i centri giovanili distribuiti su tutto il territorio provinciale garantiscono un presidio attivo in grado di avvicinare i giovani, mentre i numerosi progetti, a complessità variabile, permettono ad un ragazzo di approfondire la propria passione fino, se richiesto, a livelli molto alti”, ha evidenziato Andolfo.
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ASP/tl