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Appalti pubblici: dalla Giunta provinciale modifiche alla legge

A fine marzo a livello nazionale è stato adottato il nuovo Codice degli appalti. Oggi la Giunta ha approvato il disegno di legge che introduce, anche in Alto Adige, semplificazioni nelle procedure.

Alla fine del 2015 la Provincia Autonoma di Bolzano è stata una delle prime regioni in Europa a recepire la direttiva europea sulla modernizzazione degli appalti pubblici, attraverso l'emanazione di una propria legge provinciale. Tra gli obiettivi: favorire la digitalizzazione, ridurre i tempi tecnici, contenere i costi relativi ai servizi e gestire l'aggiudicazione dei contratti nel modo più trasparente possibile.

Il legislatore statale ha approvato il nuovo Codice degli appalti a fine marzo 2023. In questo modo, ha adeguato la disciplina in merito ai contratti pubblici al diritto europeo e ai principi espressi dalla giurisprudenza della Corte costituzionale e delle giurisdizioni superiori, interne e sovranazionali, come richiesto dall'UE in relazione al piano per la ripresa. Con il nuovo Codice degli appalti, i contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture sono stati riorganizzati e si è cercato di semplificarli.

Oggi (4 maggio), la Giunta provinciale ha approvato un disegno di legge che modifica la legge provinciale "Disposizioni sugli appalti pubblici" (LG n. 16/2015) al fine di adeguarla alla nuova legislazione statale. "Oltre ad alcuni adeguamenti di carattere terminologico, siamo intenzionati ad adottare una serie di disposizioni della nuova legislazione statale che contribuiranno a semplificare le procedure, accrescere la certezza del diritto e rafforzare gli operatori economici locali"- ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher, che oggi ha sottoposto all'approvazione della Giunta il disegno di legge predisposto dall'Agenzia provinciale contratti pubblici - ACP.

Il disegno di legge approvato oggi, che sarà ora trasmesso al Consiglio provinciale, prevede, tra l'altro, semplificazioni nell'assegnazione degli appalti al di sotto della soglia prevista dall'Unione Europea. In questo senso, l'affidamento diretto di servizi e forniture di importo inferiore a 140.000 euro o di lavori di importo inferiore a 150.000 euro, anche senza consultazione di più operatori economici. Devono essere regolamentate ex novo la figura del responsabile unico del progetto, il termine sospensivo, le garanzie provvisorie e definitive e le modifiche al contratto.


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