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Arge Alp: piano d'azione comune per l'idrogeno verde

A San Gallo, esperti dei Paesi alpini hanno discusso le questioni relative alla produzione, distribuzione e stoccaggio dell'idrogeno verde. "Notevole potenziale per questa risorsa energetica".

A causa delle sue caratteristiche topografiche, il trasporto di persone e merci nell'arco alpino non può essere sostituito dal trasporto pubblico o ferroviario nella stessa misura in cui ciò è possibile in altre aree. Ecco perché sono particolarmente importanti dei sistemi di propulsione per i veicoli che abbiano un basso impatto ambientale. Per Arge Alp l'idrogeno verde, prodotto dall'elettrolisi dell'acqua utilizzando energia rinnovabile, detiene un grande potenziale. Affinché l'idrogeno verde si possa diffondere come forma di propulsione a basso impatto ambientale è necessario garantirne la disponibilità anche nell’arco alpino.

Attualmente non esiste una pianificazione transfrontaliera per la distribuzione dell'idrogeno. Non è quindi chiaro come, ad esempio, l'idrogeno prodotto in Italia possa raggiungere in grandi quantità la Svizzera o l'Austria. La distribuzione, quindi il facile accesso all'idrogeno, rappresenta un fattore centrale per fare in modo che l'idrogeno verde prenda piede come vettore energetico per la mobilità e per altre applicazioni.

Oggi (4 maggio) durante un convegno tecnico organizzato a San Gallo sul tema dell’idrogeno, gli esperti delle regioni alpine hanno discusso le questioni relative alla produzione, alla distribuzione e allo stoccaggio dell'idrogeno verde. Sono stati presentati i progetti di best practice implementati in tutte le dieci regioni Arge Alp. Le conclusioni confluiranno poi in una risoluzione che il Canton San Gallo, in qualità di presidente di turno per l’anno 2023, farà adottare da Arge Alp in occasione della conferenza dei Capi di Governo di ottobre.


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