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Gestione dei rifiuti: concordati altri passi verso la riorganizzazione
Nell'ambito della riorganizzazione della gestione dei rifiuti in Alto Adige previsto per legge, i Comuni e le Comunità comprensoriali hanno discusso i prossimi passi con il presidente Kompatscher.
Le regole concrete per il funzionamento della futura Autorità di gestione dei rifiuti in Alto Adige sono state al centro dell’incontro di lunedì 19 giugno a Bolzano tra i rappresentanti delle Comunità comprensoriali e dei Comuni con il presidente della provincia, Arno Kompatscher, e con il segretario generale della Provincia, Eros Magnago, il direttore dell'Agenzia provinciale per l'ambiente e la protezione del clima, Flavio Ruffini, e il direttore dell’Ufficio gestione rifiuti della Provincia, Giulio Angelucci.
Come è noto, è necessario che l'Alto Adige si avvicini progressivamente ai requisiti statali in materia di costi reali e centri di costo trasparenti, ambito territoriale ottimale e tracciabilità dei dati sulla gestione dei rifiuti. I partecipanti all’incontro hanno tuttavia convenuto che i servizi, già organizzati con criteri di vicinanza ai cittadini, dovrebbero essere mantenuti per quanto possibile con queste caratteristiche, in base al principio di sussidiarietà. La regolamentazione del settore sarà pertanto effettuata da un Ente di gestione dell'ambito territoriale ottimale (EGATO) specifico per il territorio della provincia di Bolzano.
Garantire una gestione congiunta, ma anche la capacità d'azione
Sinora, i Comuni e le Comunità comprensoriali hanno preso autonomamente tutte le decisioni nella gestione dei rifiuti. In futuro, questo dovrebbe essere il compito dell’Egato. Di conseguenza, nella discussione sono state toccate le basi della configurazione di questa Autorità di gestione. Al fine di garantire la citata vicinanza alle esigenze dei cittadini, si è parlato anche di una sufficiente compartecipazione delle singole parti della provincia nei processi decisionali dell’Ente. Sono state presentate diverse proposte, che ora devono essere approfondite, e di conseguenza anche la bozza di convenzione sarà discussa con attenzione. Nelle prossime settimane, quindi, questa bozza sarà rivista con i suggerimenti ricevuti e riproposta alla discussione. Saranno inoltre ulteriormente esplorate anche altre questioni legali e statutarie insieme ai Comuni ed alle Comunità comprensoriali.
L'auspicio delle Comunità comprensoriali e del Comune di Bolzano è che a loro possa rimanere la gestione operativa dei rifiuti dopo il periodo di transizione di cinque anni. Il presidente Kompatscher ha assicurato che la Provincia non vuole in nessun caso diventare il gestore di questi servizi: "L'Ente di gestione Egato rimarrà un organo puramente decisionale, con una partecipazione equilibrata dei Comprensori e dei Comuni. In questo modo, i Comuni, i Comprensori e la Provincia in futuro determineranno congiuntamente chi può offrire quali servizi, dove e in quale forma per il massimo beneficio della popolazione interessata". Secondo la legge in futuro il servizio potrà essere fornito in diversi modi: tramite gara, società in house o Aziende speciali. Almeno nel caso di piccoli impianti - ad esempio i centri di riciclaggio - gli enti locali potranno continuare a fornire il servizio autonomamente, nelle modalità ammesse.
Kompatscher: "Utilizzate il nuovo organismo come un'opportunità per creare sinergie ed efficienza"
Allo stesso tempo, Kompatscher ha incoraggiato i presenti: "Facciamo di questa necessità una virtù: anche se il sistema in Alto Adige funziona bene, c'è sempre un margine di miglioramento. Sfruttiamo il nuovo Ente di gestione (Egato) per imparare gli uni dagli altri". Questo porterà a sinergie e alla possibilità di rendere questi servizi ancora più ecologici, efficienti e il più possibile convenienti.
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