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Legge grandi predatori: argomentazioni contro l'impugnazione a Roma
La legge provinciale sui grandi predatori al centro di un incontro tra il presidente Kompatscher, l’assessore Schuler e i loro omologhi trentini con Claudio Barbaro, del Ministero dell'Ambiente.
"La prossima settimana il Governo deciderà se impugnare o meno davanti alla Corte Costituzionale la legge provinciale sui grandi predatori. Oggi siamo venuti al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica per presentare le nostre argomentazioni", riferiscono il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, e l'assessore competente, Arnold Schuler. Erano presenti all'incontro anche il presidente trentino, Maurizio Fugatti, e l'assessora provinciale all'agricoltura, Giulia Zanotelli. Il professore di diritto Marcello Cecchetti ha coadiuvato la delegazione politica sul piano tecnico-giuridico.
Il Ministero dell'Ambiente aveva invitato al tavolo esperti di alto profilo, per cui erano presenti il presidente e il direttore del settore faunistico dell'Ispra, Stefano Laporta e Pietro Genovesi, ma anche il presidente della Commissione scientifica del Ministero per gli adempimenti della Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Cites), il generale di brigata, Massimiliano Conti.
"Abbiamo sottolineato chiaramente più volte che un'eventuale impugnazione della legge sarebbe un segnale completamente sbagliato. La popolazione e la politica a livello comunale si aspettano ora passi concreti. Abbiamo annunciato che difenderemo la nostra legge provinciale a tutti i livelli", ha spiegato Kompatscher dopo l'incontro. A livello tecnico, è necessario trovare un ampio consenso già nei prossimi giorni per trovare una soluzione politica. Diversi Ministeri hanno sollevato questioni che devono essere chiarite. "Il Segretario di Stato vuole iniziare i colloqui il prima possibile, per chiarire la questione prima che scada il termine per l’impugnazione da parte del Governo", ha detto Schuler.
"Le decisioni immediatamente attuabili sono inevitabili quando c'è una situazione di rischio", hanno sostenuto i politici altoatesini e trentini. "Non usciamo dall'incontro di oggi con un impegno, ma con la certezza di aver fatto tutto il possibile per tutelare dall'impugnazione la legge approvata dal Consiglio provinciale", afferma Schuler. Questa legge è il primo passo: "La rimozione degli animali problematici non è sufficiente per una gestione efficiente dei grandi predatori in Alto Adige. Questo è il primo passo. Il passo successivo deve essere la regolamentazione della popolazione. Continueremo a lavorare in questo senso", annuncia Kompatscher.
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