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Gestione rifiuti organici: l’Alto Adige illustra le buone pratiche
La Provincia di Bolzano ha ospitato il secondo incontro transnazionale nell'ambito del progetto CORE. Sopralluoghi in impianti ad alta efficienza del sistema integrato di gestione locale dei rifiuti.
Durante il secondo incontro transnazionale del progetto europeo CORE (Composting in Rural Environments), ospitato dalla Provincia di Bolzano, partner di progetto per il tramite dell’Agenzia provinciale per l’Ambiente e la tutela del Clima, il gruppo di lavoro composto dai partner internazionali e dai loro stakeholder, ha visitato diversi centri sul territorio altoatesino, che sono parte del sistema integrato di gestione altoatesino. Tra questi l’impianto di biofermentazione di Lana, l’impianto di compostaggio dell’umido e del verde a Silandro, quello dell’umido a Sciaves e a San Floriano, il piccolo compostaggio verde di Trauttmansdorff, il centro comunale di riciclaggio a Funes e il centro di raccolta differenziata con annessa stazione di trasbordo di Sciaves.
“Individuare soluzioni efficaci per gestire i rifiuti in modo circolare e ridurli al minimo, resta uno degli obiettivi da perseguire per costruire un futuro più sostenibile”, sottolinea Elisa Poznanski, coordinatrice del progetto in capo all'Agenzia provinciale per l’Ambiente e la tutela del Clima.
Prevenire i rifiuti organici e regolamentare il compostaggio
Le buone pratiche condivise nei seminari tematici riguardavano, in particolare, la prevenzione dei rifiuti organici e la regolamentazione del compostaggio nelle aree rurali. “L’Ufficio gestione rifiuti ha illustrato gli effetti che, a partire dal 1993, ha sortito il Piano provinciale di gestione rifiuti sulla prevenzione dei rifiuti come prima misura e sulla raccolta differenziata, in particolare della frazione organica”, spiega Georg Pircher, incaricato per il progetto CORE nell’Ufficio Gestione rifiuti. “Il sistema di raccolta, unitamente al sistema di trattamento e gestione del rifiuto organico, conferito nell’impianto di Lana e nei compostaggi decentralizzati sul territorio, rappresenta una buona pratica ad alta efficienza, un vero e proprio esempio virtuoso”.
Il progetto europeo CORE è finanziato nell'ambito del Programma Interreg Europe e ha una durata di 4 anni (marzo 2023 – febbraio 2027). Partecipano otto paesi (Spagna, Germania, Belgio, Svezia, Ungheria, Polonia, Grecia e Italia) e l’European Compost Network (ECN) come autorevole consulente per la parte tecnica. Ulteriori informazioni sul progetto CORE sull'apposita pagina web.
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