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Approvato il programma statistico provinciale 2024-2026
Via libera della Giunta provinciale oggi (9 febbraio) al programma statistico provinciale per il triennio 2024-2026. I punti focali riguardano il tema della salute e del censimento linguistico.
Il programma statistico provinciale per gli anni dal 2024 al 2026, elaborato dall'Istituto provinciale di statistica (ASTAT), comprende 192 indagini, di cui 67 derivanti dal Programma statistico nazionale dell'ISTAT e 125 a iniziativa locale. L'ASTAT è responsabile di 59 indagini, mentre le restanti 66 rientrano nel programma dell'Istituto per la promozione del lavoro (AFI), dell'Istituto di ricerca economica della Camera di commercio (WIFO), del Servizio Mercato del lavoro e da altri ripartizioni provinciali. Oggi (9 febbraio), la Giunta provinciale ha dato il via libera al nuovo programma del Sistema statistico della Provincia e dell’ASTAT.
Rispetto all'ultimo programma 2023-2025, il numero di indagini è diminuito di 16 unità: ciò è dovuto al fatto che molti lavori sono stati ridefiniti e accorpati", sottolinea il direttore dell'ASTAT, Timon Gärnter. Secondo il direttore dell’ASTAT, un punto focale del programma triennale dell'Istituto provinciale di statistica rimane il censimento linguistico, utilizzato come base per calcolare la composizione percentuale dei tre gruppi etnici della provincia. La nuova rilevazione, avviata lo scorso mese di dicembre, viene effettuata per la prima volta sia in forma digitale che tramite questionari cartacei. "La partecipazione online è ancora possibile fino al 29 febbraio", sottolinea Gärtner auspicando un’ampia partecipazione da parte della popolazione. "Da aprile, le cittadine e i cittadini che non hanno ancora partecipato al censimento verranno contattati, affinché possano compilare il questionario in forma cartacea".
Tra gli studi effettuati anche il sondaggio sulla sostenibilità dei prodotti di qualità altoatesini, lo studio approfondito sul settore del commercio al dettaglio e l'indagine sull'impatto economico del passaggio a una mobilità senza emissioni, tutti e tre realizzati dall’IRE. Da segnalare anche la nuova edizione dell'Indagine europea sulle condizioni di lavoro (EWCS) a cura dell'AFI e l'indagine sulle dimissioni volontarie e licenziamenti volontari a cura del Servizio provinciale per il mercato del lavoro.
"Siamo particolarmente orgogliosi della nostra collaborazione con altre istituzioni: stiamo collaborando con l'Istituto di Medicina Generale e Public Health presso la Scuola Claudiana per un’indagine europea sull'alfabetizzazione sanitaria in Alto Adige", aggiunge Gärtner. Viene utilizzato un questionario standard comparabile a livello europeo. Infine, nuova è anche l'introduzione dell'innovativo database SDMX dell'ASTAT: questo utilizza un protocollo standard condiviso dalle più importanti organizzazioni internazionali per la trasmissione di dati statistici.
L'ASTAT come maggior fornitore di dati a livello locale
"Il nostro programma triennale viene continuamente aggiornato e integrato in base alle necessità", sottolinea il direttore Gärtner. "Oltre agli studi e alle indagini più ampie, manteniamo e aggiorniamo le nostre raccolte di dati, effettuiamo analisi dei dati, calcoli e classificazioni".
Dal 1980 l'ASTAT è la pietra angolare delle statistiche ufficiali della Provincia e il più grande produttore locale di dati. Rappresenta l'Istituto nazionale di statistica ISTAT a livello provinciale. I dati raccolti dall'ASTAT sono disponibili online in modo descrittivo, comparabile e interattivo attraverso l'Atlante e il browser statistico.
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