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Autonomia sul posto di lavoro, la situazione nell’Euregio

Giudizi favorevoli degli occupati, rispetto al resto d'Europa, su autonomia lavorativa e partecipazione. Il tema è stato al centro, oggi (21 maggio) a Trento, del Martedì dell'Euregio.

Quali sono le condizioni di lavoro in Tirolo, in Alto Adige e in Trentino? Per trovare risposta a questa domanda, nel 2021 l’Euregio assieme ai suoi istituti partner - Camera di Lavoro del Tirolo, Istituto promozione lavoratori (IPL) di Bolzano e Agenzia del Lavoro del Trentino - ha condotto un'indagine approfondita sulla base di 4.500 interviste (1.500 per territorio). Durante la presentazione dello studio tenutasi oggi (21 maggio), a Casa Moggioli a Trento, nell’ambito dei Martedì dell’Euregio, sono stati presentati i risultati emersi sul tema dell’autonomia e della partecipazione sul posto di lavoro. Questo studio riguarda, quindi, in particolare aspetti quali la scelta autonoma del ritmo di lavoro, dei metodi di lavoro o della sequenza dei compiti lavorativi. A Trento, a nome dell’IPL, è intervenuto il direttore, Stefan Perini.

I risultati della ricerca

Nell’Euregio, il Trentino è il territorio che offre maggiori opportunità di personalizzare le proprie modalità di lavoro. Infatti, per quanto riguarda l’autonomia nel decidere i ritmi, i metodi così come la sequenza dei compiti di lavoro da svolgere, gli occupati trentini si posizionano in testa, davanti ad Alto Adige e Tirolo: il 60% degli intervistati trentini, ad esempio, ha dichiarato di poter scegliere 'spesso o sempre' il proprio ritmo di lavoro, mentre questo valore scende al 48% e al 47% rispettivamente per gli intervistati altoatesini e tirolesi. Anche nel confronto con Paesi europei particolarmente rilevanti per l’Euregio, quali Austria, Italia, Germania e Svizzera, il Trentino rimane in pole position nella maggior parte delle tematiche analizzate. L'Alto Adige, invece, ottiene il punteggio più elevato per quanto riguarda il coinvolgimento nel processo decisionale sul posto di lavoro con il 67%, davanti al Tirolo (64%) e al Trentino (53%).


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ASP/red