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Decarbonizzazione, governance e sostenibilità imprese altoatesine
Non solo profitto: il successo e le prestazioni di un’azienda si misurano anche dalle ricadute ecologiche e sociali. Questo il concetto ribadito dagli esperti nell'evento di oggi a Palazzo Widmann.
In occasione del convegno organizzato dal Centro di competenza per la sostenibilità della Libera Università di Bolzano e dalla Provincia, i rappresentanti della LUB hanno presentato i risultati di una ricerca su decarbonizzazione, governance e sostenibilità delle prime 100 imprese dell’Alto Adige.
“Le sfide poste dal cambiamento climatico, e la necessità di assumersi responsabilità sociali, richiedono a tutti noi un cambio di mentalità. Questo significa che nel computo dei nostri risultati dobbiamo inserire anche le ricadute ecologiche e sociali delle nostre attività economiche”, ha affermato il presidente della Provincia Arno Kompatscher in apertura dei lavori. Anche l’assessore provinciale allo Sviluppo Economico, Marco Galateo, ha ribadito che l’Alto Adige deve puntare ad un cambiamento economico che abbia la sostenibilità al centro delle decisioni politiche ed economiche. Fino a una quindicina di anni fa la performance di un’azienda si misurava solo in base a due parametri: il fatturato e il profitto; oggi bisogna valutare anche l’impatto ecologico e sociale.
Massimiliano Bonacchi, professore di economia aziendale e sostenibilità presso il Centro di competenza della Libera Università di Bolzano, Luca Menicacci (Assistant Professor alla LUB) e Fabio Zanderigo Jona hanno preso in considerazione le 100 aziende altoatesine con il maggior fatturato. Il loro studio si è basato su criteri ecologici e sociali come le emissioni di CO2, l’ambiente e le condizioni di lavoro dal punto di vista della sicurezza e della salute nonché la parità di diritti e l’inclusione.
Secondo il prof. Massimiliano Bonacchi, l'indagine rivela dati interessanti: ad esempio, dal 2020 al 2022 lo stipendio medio lordo dei dipendenti è aumentato dell’11%, passando da 51.000 a 56.500 euro lordi. Aumenta la percentuale di donne nei consigli di amministrazione, però solo in sette aziende ci sono più donne che uomini e oltre il 60% dei cda è composto da soli uomini. È invece positivo che tra il 2020 e il 2022 i fatturati delle 100 principali aziende siano cresciuti in media del 50% ma le emissioni di CO2 siano aumentate solo del 3%. “Tenuto conto che solo 7 aziende su 100 hanno presentato il report di sostenibilità (entro il 2025 saranno 94 le imprese obbligate), si rende necessario uno sforzo per poter rendicontare non solo utili e fatturato ma anche gli impatti ambientali, sociali ed economici delle loro produzioni”.
Adina Manuela Relicovschi, Principal Advisor Sustainable Finance presso la European Investment Bank (EIB), ha presentato il bilancio di sostenibilità e il cammino intrapreso dalla UE.
Da parte sua Elisabeth Gsottbauer, direttrice del Centro di competenza per la sostenibilità della Libera Università di Bolzano, ha affermato che “le ricerche in materia di ESG (Environmental, Social, Governance) e bilancio di sostenibilità delle imprese ricoprono un ruolo decisivo nella promozione di una generazione imprenditoriale sostenibile. Attraverso solide analisi scientifiche possiamo sviluppare strategie e buone pratiche innovative che aiutano le imprese a rafforzare la loro responsabilità eco-sociale”.
Alex Weissensteiner, professore di finanza quantitativa e prorettore alla didattica alla LUB, ha ricordato che la Libera Università di Bolzano è fortemente impegnata sul tema della sostenibilità nei suoi aspetti ecologici, sociali ed economici.
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