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Comunità comprensoriali, dipendenti gestiti in modo più flessibile
Due Comunità comprensoriali hanno adottato un modello flessibile per la gestione del proprio organico. L'obiettivo è quello di garantire l'ampio pacchetto di prestazioni offerte dai Servizi sociali.
L'offerta dei Servizi sociali delle Comunità comprensoriali e dell'Azienda Servizi Sociali di Bolzano è vasta: spazia dagli sportelli unici per l'assistenza e cura alla richiesta di assistenza economica e sociale, dai servizi residenziali per persone con disabilità, disagio psichico o dipendenze fino all'assistenza domiciliare e al sostegno alle famiglie in difficoltà. I 20 Distretti socio-sanitari rappresentano, dunque, importanti sportelli territoriali che possono essere utilizzati da ciascun cittadino.
Per garantire la continuità di questi servizi sul lungo periodo, è necessario dotarsi di personale specializzato nei diversi ambiti. La Giunta provinciale ha quindi ridefinito il quadro di riferimento, in modo da consentire un intervento più flessibile e autonomo da parte delle Comunità comprensoriali.
Un obiettivo che sarà raggiunto snellendo la gestione amministrativa. Con due delibere approvate oggi (4 giugno) dalla Giunta provinciale sulla base del Piano triennale del fabbisogno di personale, è stato per la prima volta quantificato il fabbisogno totale di incarichi nelle Comunità comprensoriali del Burgraviato e della Val Pusteria.
Grazie alle due delibere, le Comunità comprensoriali potranno quindi agire autonomamente per assumere il personale necessario. Le due delibere stabiliscono le quote di organico a disposizione delle varie aree (dipendenti e personale tecnico, personale addetto ai servizi sociali - ossia operatori socioassistenziali, educatori sociali, assistenti sociali, posizioni analoghe alle figure di OSS e OSA o educatori sociali/assistenti sociali - e personale amministrativo).
“In questo modo soddisfiamo una richiesta delle Comunità comprensoriali, che sono partner importanti nell'erogazione dei servizi sociali. Con le delibere approvate oggi, le Comunità comprensoriali non dovranno più essere autorizzate dalla Giunta provinciale per ogni modifica alla pianta organica che riguardi solo i livelli funzionali o i profili professionali”, ha sottolineato la vicepresidente della Provincia Rosmarie Pamer nel corso della consueta conferenza stampa al termine della seduta di Giunta. Delibere simili sono in via di definizione anche con le altre cinque Comunità comprensoriali.
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ASP/ck/ses