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L'emigrazione del lavoro: sempre più giovani si trasferiscono al Nord

Mercato del lavoro news 10/2025 analizza i dati su emigrazione e immigrazione. Circa 800 persone in più all'anno emigrano verso Austria, Germania e Svizzera rispetto a quelle in entrata.

BOLZANO (USP). Il trend è chiaro: sempre più giovani con una buona formazione lasciano l'Alto Adige, spesso nella direzione dell'Austria, della Germania o dell'Italia. "Quindici anni fa erano al massimo 1.500 altoatesini tra i 20 e i 49 anni che, in un periodo di cinque anni, si trasferivano in uno dei Paesi germanofoni vicini; oggi sono circa 7.000", spiega Stefan Luther, direttore Servizio Mercato del lavoro. "Ciò significa che ogni anno circa 800 persone in più si trasferiscono in questi Paesi rispetto a quante da lì si trasferiscono in Alto Adige", aggiunge Luther, illustrando uno degli ultimi risultati dell’analisi dell'Ufficio osservazione mercato del lavoro della Provincia. 

Un secondo fenomeno, meno evidente: chi non è nato in Alto Adige tende più spesso a ripartire, in alcuni casi, come per le cittadine e i cittadini italiani, tornando nelle regioni d’origine. 

Emerge inoltre un chiaro legame tra livello di istruzione ed emigrazione: tra chi ha concluso un apprendistato o frequentato una scuola professionale provinciale, la quota di persone tra i 19 e i 34 anni che emigra è relativamente bassa (9%). Tra i diplomati la percentuale sale invece al 24%. "Inoltre circa il 10% delle persone che, dopo la maturità, sono entrate direttamente nel mondo del lavoro, sceglie di partire. Particolarmente rilevante è il fatto che le persone con voti alti alla maturità mostrano una propensione all’emigrazione superiore alla media", ha osservato Luther.

"Dobbiamo legare presto ragazze e ragazzi a posti di lavoro attrattivi e farlo puntando sulla qualità. Ciò significa offrire buoni tirocini di orientamento, apprendistati di qualità e anche valide esperienze lavorative estive o di primo impiego. Il mercato del lavoro altoatesino deve essere attrattivo in tutte le sue dimensioni: retribuzioni e carriere trasparenti, opportunità di formazione e di sviluppo professionale, conciliazione tra famiglia e lavoro e alloggi accessibili per chi lavora. È una sfida comune, per trattenere e attrarre più talenti in Alto Adige", afferma l’assessora provinciale al Lavoro, Europa e Personale Magdalena Amhof.

Il 25% rientra

Circa un quarto di chi emigra rientra: osservando le persone nate in Alto Adige che hanno lasciato la provincia tra il 2011 e il 2015, emerge che dieci anni dopo il trasferimento circa il 25% risulta nuovamente residente in Alto Adige. Le motivazioni che portano a emigrare o, al contrario, a rientrare, sono molteplici e vengono approfondite nell’ambito di uno studio attualmente in corso. «Il nostro mercato del lavoro non riesce a competere in tutti gli aspetti con quelli dei Länder austriaci, dei Länder tedeschi e dei Cantoni svizzeri - ipotizza il direttore SML, Stefan Luther - non si potrà prescindere da un aumento dell’attrattività del mercato del lavoro".

L’edizione attuale di “Mercato del lavoro news” e ulteriori tabelle di dettaglio sono disponibili su: https://lavoro.provincia.bz.it/it/mercato-lavoro-news


ASP/red/pir/ee