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Fare rete contro la violenza sulle persone con disabilità

L'assessora Rosmarie Pamer e la consigliera di parità Brigitte Hofer, presidente dell'Osservatorio provinciale sui diritti delle persone con disabilità, hanno discusso le misure attuali in Alto Adige

BOLZANO (USP). La violenza contro le persone con disabilità è ancora spesso un argomento tabù. È dunque ancora più importante che le persone colpite siano visibili e ascoltate. In questo contesto, l'assessora provinciale Rosmarie Pamer e la consigliera di parità Brigitte Hofer hanno tenuto un incontro a Bolzano per discutere le misure attuali e previste contro la violenza sulle persone con disabilità.

Uno dei temi principali è stata la proposta già presentata dai servizi dei centri antiviolenza di istituire un gruppo di lavoro tematico specifico nel prossimo Piano triennale per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere (2026-2028), attualmente in fase di elaborazione. Questo gruppo di lavoro si occuperà in modo mirato della prevenzione e della lotta alla violenza contro le donne con disabilità. L'obiettivo è quello di sviluppare misure concrete, rafforzare la cooperazione tra i servizi coinvolti ed elaborare standard vincolanti per le strategie di protezione e prevenzione.

“La violenza non deve trovare spazio da nessuna parte. Dobbiamo abbattere le barriere, rendere visibili i punti di contatto e togliere il tabù che circonda questo tema”, ha sottolineato l'assessora Pamer. Verena Moser, direttrice dell'Ufficio Persone con disabilità ha fatto riferimento ad una bozza di delibera sui nuovi requisiti per l'accreditamento dei servizi sociali residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità. Questa prevede che in futuro la rispettiva carta dei servizi debba contenere anche “strategie per la prevenzione della violenza e la lotta contro tutte le forme di maltrattamento degli utenti, con particolare attenzione alla violenza di genere”. In questo modo, le strategie e/o i concetti di protezione diventano requisiti per l'accreditamento.

La consigliera di parità Brigitte Hofer ha sottolineato la responsabilità comune di tutti gli enti coinvolti: “È fondamentale che le strutture per persone con disabilità sviluppino e attuino concetti efficaci di protezione dalla violenza, in particolare laddove le donne siano esposte ad un rischio maggiore. Solo in questo modo sarà possibile garantire una protezione affidabile”. Hofer ha inoltre sottolineato l'importanza dell'informazione, della cooperazione e del lavoro culturale. Si tratta di dare forza alle persone con disabilità, affinché possano proteggersi dalla violenza e far sentire la propria voce.

ASP/red/ck