News 2015
Designata la prima area residenziale a uso misto dell'Alto Adige
Accolte dalla Giunta le richieste del Comune di Varna di modifica del piano urbanistico e paesaggistico.
Le modifiche al proprio piano urbanistico e paesaggistico chieste dal Comune di Varna hanno ottenuto oggi (13 luglio) il via libera della Giunta provinciale. Una proposta in tal senso è stata sottoposta all’Esecutivo dall’assessora allo sviluppo del territorio ed al paesaggio, Maria Hochgruber Kuenzer, la quale ha dato il via alle modifiche ed ha designato la zona residenziale a uso misto “Grieswiesen” con una superfice di 585 m². Il 100% della volumetria ammissibile è destinato prevalentemente a scopi residenziali ed a destinazioni d’uso compatibili. Il piano d’attuazione per questa zona prevede una densità edilizia di almeno 1,50 m³ per metro quadrato.
“Con la nuova legge provinciale n.9 del territorio e del paesaggio abbiamo suddiviso i centri abitati in zone determinate per la zona residenziale ad uso misto” afferma l'assessora Maria Hochgruber Kuenzer. Questa zona mista è fondamentale perchè porta con sé un grande valore aggiunto: combina vita, dimora e lavoro. Inoltre, aiuta anche a ridurre il consumo di suolo e il traffico all’interno dei centri abitati. Nel Comune di Varna, però, non viene attuato solo un principio di pianificazione territoriale lungimirante fa presente l’assessora: “Qui si pone anche un accento socialmente importante, perché si costruisce una casa unifamiliare che in futuro potrà essere utilizzata anche come abitazione per più generazioni. Un progetto che accolgo con grande favore in considerazione del cambiamento demografico in atto”.
Per il sindaco di Varna e presidente del Consorzio dei Comuni, Andreas Schatzer, afferma che investire in una zona mista è molto importante e sottolinea “Abbiamo fatto buon uso dell’opportunità che ci è stata data grazie alla nuova legge sul territorio ed il paesaggio. Spero che altri Comuni seguano lo stesso esempio di Varna perché la terra come risorsa è una delle tematiche all’ordine del giorno”.
red