News 2015
Sabina Jeschke: “Ecco la quarta rivoluzione industriale”
Nell’ultima giornata dei Sustainability Days, l’ex membro del cda di Deutsche Bahn ha parlato d’intelligenza artificiale e Quantum Computing. Finale con gli strumenti “riciclati” di Max Castlunger.
Ultima giornata con un programma breve e concentrato, ovviamente, sulla presentazione del cosiddetto Recommendation Paper da parte dell’Advisory Board dei Sustainability Days. Prima, alle 10, era intervenuta Sabina Jeschke, ex componente del cda di Deutsche Bahn, che ha proiettato la platea nella quarta rivoluzione industriale, quella della digitalizzazione e della virtualizzazione che, alla luce dei cambiamenti demografici e dell’emergenza Covid, sono elementi sempre più evidenti e pervasivi nella vita di tutti i giorni. Uno sviluppo basato sull’intelligenza artificiale, intesa come capacità di leggere, interpretare ed elaborare i dati delle situazioni contingenti, tra le più diverse e, in tempo reale, proporre comportamenti e soluzioni.
Nel nostro futuro pressoché immediato, ci sarà anche ampio utilizzo dei così detti Quantum Computing che, grazie alla straordinaria velocità di elaborazione, saranno in grado di ottenere risultati su simulazioni ed esperimenti ed aiuteranno ad ottimizzare diverse situazioni, il tutto a favore dello sviluppo delle comunità rurali e della sostenibilità ambientale. Sabina Jeschke ha salutato la platea con una raccomandazione: "2let’s embrace diversity", dove la diversità è da intendersi nel considerare tutti i diversi tipi di intelligenza, perché l’Intelligenza artificiale sarà sempre più necessaria e porterà le persone a lavorare in "hybrid teams", gruppi di lavoro dove il Quantum Computing assumerà la rilevanza di un qualsiasi membro umano del team.
Chiusura ufficiale dell'evento con il live act Max Castlunger e Upcycling Music Band
Sapete che suono fa uno xilofono nato da una vecchia mangiatoia e una botte di legno o un tubo di plastica riciclato? La nostra vita è guidata dalla musica, l’elemento sostenibile più universale che ci sia, che unisce i popoli e crea connessioni tra le persone. Il nostro corpo si muove a ritmo, il nostro cuore batte il tempo e ogni oggetto che ci circonda può diventare uno strumento. Il percussionista Max Castlunger ha allietato la platea con i suoi strumenti di riciclo.
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mdg