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Norma d’attuazione sul volontariato, ok del Consiglio dei ministri
Alla presenza del presidente della Provincia Kompatscher, il Consiglio dei ministri ha approvato oggi (15 febbraio) la norma d’attuazione sul volontariato. "È un primo passo, ma è molto importante".
Il Consiglio dei ministri, riunitosi nel tardo pomeriggio di oggi (15 febbraio), ha approvato una nuova norma d’attuazione sul volontariato. Si tratta di un provvedimento di legge importante per la Provincia autonoma di Bolzano, molto atteso dalle locali associazioni di volontariato. Anche per questo motivo, alla riunione di Palazzo Chigi ha preso parte anche il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher. La norma d'attuazione è finalizzata a meglio definire le competenze legislative della Provincia autonoma di Bolzano in materia di volontariato, promuovendo per gli enti iscritti nell’elenco provinciale l’accessibilità ai vantaggi economici provinciali e comunali nonché alle agevolazioni tributarie, in analogia a quanto previsto dalla disciplina statale per gli enti iscritti nel Registro unico nazionale del Terzo settore.
“Abbiamo sempre guardato con un certo distacco alla riforma voluta dal legislatore statale, intenzionati a difendere la nostra Autonomia - anche in termini di diritto all’uso della lingua tedesca - in un settore così importante per la nostra realtà sociale”, ha commentato, dopo l’approvazione della norma, il presidente Kompatscher. “Per le nostre associazioni, l’onere amministrativo dell'iscrizione al nuovo Registro unico nazionale superava i vantaggi fiscali. La norma d’attuazione approvata oggi consente alle organizzazioni altoatesine che non sono iscritte al Registro unico nazionale di richiedere sgravi fiscali su tributi regionali o locali, contributi e benefici economici a livello provinciale e comunale. La norma non risolve ancora i problemi collegati alle regole troppo burocratiche per l‘iscrizione al Registro nazionale Runts che è necessaria per ottenere i benefici fiscali previsti dalla legislazione statale”, sottolinea ancora il presidente Kompatscher, “ma può fungere da base per costruire una regolamentazione specifica e semplificata per le associazioni di volontariato altoatesine che permetta l’accesso anche a tale ambito di benefici”.
La nuova assessora provinciale al Volontariato, Rosmarie Pamer, accoglie la norma d'attuazione come un "presupposto importante per garantire la continuità delle piccole associazioni e organizzazioni". In questo contesto, l'assessora provinciale ha reso noti anche i dati attuali (al 14 febbraio 2024): "Attualmente in Alto Adige sono iscritte al Registro unico 2334 persone giuridiche, di cui 263 sono imprese sociali o cooperative sociali che sono iscritte nella sezione "Imprese sociali" e vengono iscritte nel Registro unico attraverso l'iscrizione nel registro delle imprese. 2028 organizzazioni sono iscritte nelle sezioni "Organizzazioni di volontariato e associazioni per la promozione della comunità". 114 organizzazioni trasferite dai precedenti registri provinciali al Registro unico non sono ancora in possesso dell'iscrizione definitiva.
I traguardi che erano già stati raggiunti
Dopo l’introduzione del Registro unico nazionale del Terzo settore, era subito emersa per la Provincia autonoma di Bolzano la necessità di tutelare le peculiarità socioculturali, linguistiche e storiche del territorio. Esigenza riconosciuta dal legislatore statale: le disposizioni della nuova legge sul Terzo Settore si applicano, infatti, nel rispetto dello Statuto di Autonomia e prevedono un’apposita salvaguardia per le Province autonome. Il Governo aveva inoltre accolto anche l'ordine del giorno presentato alla Camera dagli onorevoli Gebhard, Plangger e Schullian e che lo impegnava a riconoscere l’Autonomia dell’Alto Adige in questo settore e a prevedere l'istituzione di un apposito registro per la Provincia autonoma di Bolzano, anche con riferimento all'uso della lingua tedesca.
Il dettaglio della norma d’attuazione
Il comma 2-ter dello schema di norma d’attuazione riporta la definizione di enti del Terzo settore. Con il comma 2-quater si precisa che la Provincia autonoma di Bolzano riconosce il ruolo del Centro servizi per il volontariato accreditato nel territorio provinciale. Il comma 2-quinquies prevede che la Provincia autonoma di Bolzano disciplini, con legge provinciale e nell’ambito delle materie di propria competenza, la tenuta di un elenco delle associazioni e degli altri enti a carattere privato che, senza fine di lucro, svolgono attività d’interesse generale ai sensi dell'articolo 118, quarto comma, della Costituzione, non iscritti nel Registro unico nazionale del Terzo settore. Il comma 2-sexies specifica che la disposizione si applica non solo agli enti iscritti al Registro unico nazionale del Terzo settore successivamente all’entrata in vigore della presente norma, ma anche a quelli già iscritti al momento dell’entrata in vigore della stessa, in modo che siano inseriti nell’elenco provinciale tutti gli enti del Terzo settore con sede o ambito di operatività nel territorio della Provincia autonoma di Bolzano. Il comma 2-septies stabilisce, infine, che la Provincia autonoma di Bolzano promuove e valorizza i rapporti e le forme di partenariato tra gli enti del sistema territoriale provinciale integrato e gli enti del Terzo settore.
Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri, il decreto legislativo “Norme di attuazione dello Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol recanti modifiche al decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 267, in materia di volontariato e relative competenze legislative della Provincia autonoma di Bolzano” verrà emanato dal presidente della Repubblica e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
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mdg