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Integrazione scolastica: docenti dei Centri linguistici a confronto
Incontro tradizionale dei docenti dei Centri linguistici presso l'Eurac oggi, 5 settembre, a Bolzano. Oltre 2000 alunni ai corsi estivi.
Nel corso dell’estate 2016 i Centro linguistici di Bolzano, Bassa Atesina, Brunico, Bressanone, Merano e Silandro, supportati dal Centro di Competenza, come ha fatto presente il direttore di Area Rudolf Meraner, hanno tenuto 223 corsi frequentati da 2.097 studenti con background migratorio. Il 18,5 per cento dei corsi era in lingua italiana, mentre l’81,5 per cento dei corsi in tedesco, frequentati da molti studenti che nel corso dell’anno scolastico frequentano una scuola di lingua italiana. Dei 223 corsi 40 sono stati quelli intensivi (25 in tedesco e 15 in italiano) per 227 persone da poco inserite nel sistema scolastico altoatesino.
Il trend della frequenza è in costante crescita.
E proprio a conclusione dei corsi estivi e per l’avvio dell’anno scolastico 2016/17 i responsabili del Centro di Competenza e i coordinatori dei Centri linguistici si sono ritrovati presso la Conference Hall dell’Eurac a Bolzano per il tradizionale incontro con i docenti dei Centri linguistici. Erano presenti i tre Intendenti scolastici, Nicoletta Minnei, Peter Höllrigl e Roland Verra e l’assessore provinciale all’istruzione in lingua italiana, Christian Tommasini, che ha portato i saluti dei colleghi di Giunta Philipp Achammer e Florian Mussner.
La Giunta provinciale, con senso di responsabilità, supporta l’attività dei Centri linguistici e del Centro di Competenza mettendo a disposizione i fondi necessari. Così l’assessore provinciale e vicepresidente della Provincia Christian Tommasini che ha ribadito come sia fondamentale costruire una società inclusiva e aperta ponendo in rilievo i pari diritti dei bambini e la necessità di trasmettere il senso che il territorio sia la casa comune.
La Sovrintendente scolastica italiana Nicoletta Minnei ha ricordato come le scuole altoatesine, grazie alle esperienze maturate e alla grande collaborazione con i Centri linguistici, riescano a rispondere bene alla domanda d’integrazione. Basti pensare che le ammissioni di alunni a corso scolastico già avviato siano circa 250, delle quali attorno al 95 per cento si riferisce a ragazzi con background migratorio.
L’integrazione a scuola, come ha detto l’Intendente scolastico tedesco Peter Höllrigl, legata a varie questioni, è la sfida centrale alla quale le istituzioni scolastiche devono far fronte trovando un valido supporto nei Centri linguistici con i quali collaborano in un lavoro di rete.
Da parte sua l’Intendente scolastico ladino Roland Verra ha ricordato come la questione dell’integrazione si presenti sotto una luce completamente diversa nelle località ladine per la complessità maggiore legata alla necessità di far valere anche le ragioni di una lingua, quella ladina, minacciata di fronte a una società multiculturale.
Di “Minoranze, migrazione e scuola: esperienze europee e prospettive in Alto Adige” ha parlato Francesco Palermo, professore associato di diritto pubblico all’Università di Verona, direttore dell’Istituto per lo studio del federalismo e regionalismo presso l’Eurac, senatore e membro della Commissione parlamentare affari costituzionali. Dopo aver fatto un’introduzione al quadro giuridico internazionale ed europeo, ha parlato di integrazione quale processo bidirezionale e non univoco.
SA