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Perequazione finanziaria per i pendolari: invariati i criteri

Rimangono in vigore i criteri per la suddivisione e l’utilizzazione della perequazione finanziaria. I Comuni venostani interessati non hanno sollevato riserve.

Sono oltre 60.000 i pendolari che quotidianamente si recano al lavoro in Svizzera provenienti da Lombardia, Piemonte, Aosta ed Alto Adige. Soprattutto in Val Venosta vi è una lunga tradizione di pendolarismo lavorativo verso la Svizzera; basti pensare che circa un quinto dei lavoratori venostani, quindi da 1000 a 1500 persone, ha il proprio posto di lavoro in Svizzera.

Dal 1975 un apposito accodo tra Italia e Svizzera regolamenta il trattamento fiscale dei pendolari e prevede una perequazione finanziaria a favore dei Comuni italiani di confine. Nel corso della sua seduta odierna (21 novembre) la Giunta provinciale ha deciso che anche per il 2017 rimarranno in vigore i criteri fissati nel 2016 per la suddivisione e l’utilizzazione della perequazione finanziaria da parte dei Cantoni svizzeri. I Comuni venostani interessati non hanno espresso riserve in merito a  questa regolamentazione.

Nel giugno di quest’anno sono stati versati complessivamente all’Italia, circa 76,23 milioni di franchi svizzeri, pari a circa 65,38 milioni di euro, relativi alla perequazione finanziaria del 2016. Circa l’1,6% di questa somma è appannaggio dei Comuni venostani.

FG

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