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Cultura italiana, nuovo piano per l'adeguamento digitale

#AltoAdigesiriparte, pubblicato il bando "New deal tecnologico" per l'adeguamento digitale delle organizzazioni culturali. Vettorato: "La cultura ha bisogno delle migliori tecnologie".

Bando speciale per l'adeguamento tecnologico delle organizzazioni culturali. (Foto: pexels)

Il mondo della cultura ha fornito un contributo attivo in questa fase di emergenza per il Covid-19, ma ci si è tutti resi conto, da un lato, delle enormi potenzialità della tecnologia, dall'altra della necessità di un adeguamento per essere all'altezza delle nuove aspettative. In Alto Adige la nuova sfida è accelerare la strada verso il futuro e il primo passo è nato ufficialmente dalla pubblicazione sul sito #AltoAdigesiriparte del nuovo bando "New deal tecnologico" per sostenere l'adeguamento digitale della cultura. Si tratta di una grande nuova misura anti-Covid studiata dall'assessore alla Cultura italiana Giuliano Vettorato e dagli uffici per dare la possibilità alle organizzazioni culturali del territorio di dotarsi delle migliori tecnologie informatiche, necessarie per permettere la fruizione dei propri servizi o produzioni culturali anche online.

Vettorato: "Investimenti importanti anche per l'economia"

"Il periodo del lockdown ha catapultato l'intera cittadinanza sul web - sottolinea Vettorato - sono aumentate in modo esponenziale la visualizzazioni di contenuti culturali sul web e le conferenze in streaming. Questo bando è un segnale molto forte per permettere investimenti importanti in un momento in cui non è facile contare su cofinanziamenti. La misura è pensata anche per dare un concreto sostegno al tessuto economico locale - prosegue Vettorato - attraverso investimenti che andranno a generare una positiva ricaduta sulle imprese locali".

La misura nei dettagli

Saranno erogati contributi fino al 95% della spesa ammessa. La Ripartizione Cultura italiana ha a questo scopo chiesto la collaborazione del Noi Techpark che ha messo a disposizione i propri esperti di innovazione, e della Camera di commercio, che metterà a disposizione delle organizzazioni culturali interessate la lista delle aziende locali in grado di gestire le richieste di hardware e software. "La vera sfida - dice il direttore della Ripartizione cultura italiana Claudio Andolfo - è passare dalla fase d’emergenza, durante la quale abbiamo "semplicemente" trasferito i nostri servizi sul web, ad una fase nuova, dove la tecnologia potrà amplificare l'esperienza culturale stessa integrando off- e online".

tl

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