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FSE, 13 milioni di euro per progetti di inclusione lavorativa

Pronti a partire 68 progetti di formazione lavorativa per l'inclusione sociale di persone svantaggiate. Aumentate da 6 a 13 milioni di euro le risorse del Fondo Sociale Europeo per le iniziative.

13 milioni del Fondo Sociale Europeo sono dedicati all'inclusione lavorativa. (Foto: Unsplash)

Sono in tutto 68 i progetti di formazione professionale approvati nell'ambito dell'Asse II - Inclusione sociale per facilitare l'integrazione di persone cosiddette "svantaggiate" che hanno difficoltà di accesso al mercato del lavoro. I promotori di progetti interessati hanno avuto tempo fino al 28 febbraio per presentare le loro proposte. Su un totale di 77 progetti presentati, 68 sono stati dichiarati ammissibili al finanziamento a fine maggio. Le risorse del Fondo Sociale Europeo destinate a queste iniziative formative, pari a 13 milioni di euro, supera notevolmente la somma originariamente disponibile di 6 milioni di euro. "A causa della particolare situazione causata dalla pandemia di coronavirus, abbiamo deciso di sostenere tutti i 68 progetti per poter aiutare i gruppi sociali particolarmente deboli" spiega Martha Gärber, direttrice della Ripartizione Europa della Provincia.

Quasi 800 partecipanti per l'integrazione lavorativa

I progetti approvati si rivolgono a 789 partecipanti fra cittadini migranti, detenuti o ex detenuti, persone con disabilità, vittime di violenza, tratta e sfruttamento, persone senza fissa dimora, minoranze Sinti e Rom, soggetti con dipendenze, invalidi civili. I progetti formativi rivolti ai migranti sono 37 su 68, mentre 10 si rivolgono a persone con disabilità. Per favorire l’integrazione di questi cittadini vengono proposte attività che offrono competenze pratiche, potenzialmente utili all'inserimento lavorativo: corsi di cucito, cucina, autoriparazione, viticoltura e cura del verde, assistenza alla logistica, facchinaggio, contabilità, e servizi alla persona fino alle pulizie civili, industriali, di impianti sportivi e centri wellness, scuole, uffici e cliniche. I corsi destinati ai migranti prevedono anche una formazione linguistica obbligatoria.

Formazione nel lockdown: 9.000 ore di formazione a distanza

Le attività formative finanziate con fondi comunitari non si sono fermate neanche durante il lockdown. Fra aprile e maggio 2020 sono state quasi 9.000 le ore di formazione a distanza erogate nell0ambito di progetti già avviati in presenza. Ne hanno beneficiato 500 persone fra occupati in imprese della Provincia, donne non occupate e disoccupate, disoccupati e non occupati over 45 e disoccupati e non occupati di lunga durata.

mpi

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