News / Archivio
News | Archivio | Convegno storico
News
Assistenza economica sociale: la Giunta adegua il regolamento
Diverse le misure interessate dalle modifiche: contributo per l'affitto, contributo per l'indennizzo degli amministratori di sostegno e sostegno economico per favorire una vita indipendente.
BOLZANO (USP). La Provincia sostiene i cittadini in difficoltà economica. Nel 2023 sono stati erogati complessivamente 46,1 milioni di euro attraverso i vari Distretti sociali sul territorio. Si tratta di contributi che rientrano nelle prestazioni dell'assistenza economica sociale (Decreto Presidente della Provincia, 11.08 2000, n.30). Su proposta dell’assessora provinciale competente, Rosmarie Pamer, la Giunta provinciale ha apportato oggi (22 ottobre) alcune modifiche al regolamento, che entreranno in vigore dal prossimo 21 novembre.
Uno dei passaggi più significativi riguarda il contributo al canone di locazione e per le spese accessorie. Come stabilito a giugno dall'Esecutivo, è ora possibile escludere gli inquilini di alloggi sociali, fino a due anni dal contributo per le spese accessorie, che abbiano violato ripetutamente il regolamento delle affittante (leggi il comunicato dell’Ufficio stampa). Inoltre, la base di calcolo del valore della situazione economica (VSE) sarà innalzato da 2,22 a 2,7 per consentire a più persone di richiedere il contributo.
Il VSE sarà aumentato anche per il cosiddetto “contributo per l’equa indennità dell’amministrazione di sostegno”. Esso permetterà a tutte le persone che necessitano di un’amministrazione di sostegno, non hanno un reddito, oppure ne percepiscono uno non superiore al reddito minimo d'inserimento, di poter accedere ad una prestazione economica.
Un'altra modifica proposta dalla Giunta e dalle organizzazioni di assistenza sociale riguarda il capitolo del regolamento denominato “vita indipendente e partecipazione sociale”. In questo il caso il contributo ha lo scopo di incoraggiare le persone con disabilità a vivere in modo indipendente e al di fuori del contesto famigliare di origine ed organizzare la propria vita quotidiana. Un'interpretazione più ampia delle attuali disposizioni estende le possibilità di ricevere tale contributo. "Ciò significa che si è idonei anche se si vive in un appartamento messo a disposizione di organizzazioni private senza scopo di lucro. In precedenza per ottenere il contributo bisognava vivere autonomamente in un appartamento", sottolinea l'assessora provinciale Rosmarie Pamer.
Le persone con disabilità, malattie mentali o dipendenze possono richiedere un ulteriore sostegno economico attraverso la nuova prestazione denominata “sostegno al mantenimento della vita familiare”. Essa si rivolge a persone o famiglie che già ricevono un accompagnamento socio-pedagogico abitativo. Ciò significa che gli specialisti dei centri di sostegno accompagnano le persone assistite nella loro quotidianità verso una vita indipendente e autonoma.
ck/tl