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Nuove indennità per 1.700 dipendenti provinciali

Nuovo sistema di indennità, l’Amministrazione provinciale premia le prestazioni. L'assessora Amhof: "Come datore di lavoro equo e attrattivo vogliamo retribuire le mansioni complesse in modo adeguato"

BOLZANO (USP). A fine dicembre è entrato in vigore il nuovo contratto di comparto per i dipendenti provinciali. Per permettere una retribuzione più adeguata a chi svolge compiti di maggiore responsabilità, rischio o con elevato carico di lavoro sono state introdotte diverse nuove indennità. Le indennità d'istituto possono ammontare fino al 60 per cento dello stipendio iniziale, le indennità di coordinamento fino al 90 per cento. Sono inoltre cumulabili.

"Garantire stipendi adeguati alle prestazioni lavorative è un obiettivo del programma di governo e personalmente lo ritengo fondamentale. Si tratta di valorizzare chi è più impegnato e di offrire un compenso giusto per le mansioni pesanti o particolarmente complesse", sottolinea l’assessora al Personale Magdalena Amhof.

Le nuove indennità andranno a beneficio di numerosi dipendenti del settore dell'istruzione, tra cui 150 segretari scolastici o segretarie scolastiche, quasi 500 insegnanti che offrono formazione e aggiornamento oltre all’ordinaria attività di insegnamento, del personale preposto alle scuole dell’infanzia e del personale che si occupa di bambini e alunni con disabilità.

Nuove indennità sono previste anche per varie professioni tecniche o che hanno un maggiore contatto con il pubblico: si tratta di oltre 400 dipendenti del servizio stradale, di quasi 80 conservatrici/conservatori e collaboratrici/collaboratori tavolari, degli avvocati del servizio pubblico, del personale del gruppo tecnico operativo per la gestione dei grandi predatori, degli ispettori e ispettrici del lavoro con compiti di collaudo e di polizia giudiziaria, dei dipendenti della Centrale viabilità, del personale che svolge servizio di sportello e di quasi 50 mediatori e mediatrici del lavoro.

È stato inoltre introdotto un fondo separato per le indennità di istituto e di coordinamento, a disposizione sia delle Ripartizioni provinciali che delle Direzioni scolastiche, e che viene determinato in base alla complessità della struttura, alla varietà dei compiti e alla quantità di servizi forniti. "Si tratta di un passo importante verso la semplificazione, in quanto i diretti superiori possono ora retribuire i propri dipendenti in base ai compiti aggiuntivi che assumono, senza dover richiedere ogni volta un provvedimento apposito alla Ripartizione Personale", sottolinea l'assessora.

red

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