Contratti pubblici: Kompatscher discute la riforma con viceministro Nencini
Certezza del diritto, semplificazione e trasparenza, clausole sociali, qualificazione delle imprese: sono alcuni degli aspetti della riforma degli appalti che il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha discusso oggi (17 novembre) a Bolzano nel convegno con il viceministro alle Infrastrutture e trasporti Riccardo Nencini. Kompatscher ha preannunciato un vademecum con tutta la normativa.
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Il Presidente ha sintetizzato gli obiettivi del ddl provinciale: "Sfruttare al meglio gli spazi di manovra concessi dalle direttive europee anche con soluzioni innovative, accelerare verso la digitalizzazione delle procedure, valorizzare i criteri di qualità, introdurre una serie di semplificazioni burocratiche per rendere più flessibile l'iter di aggiudicazione." L'Alto Adige si potrà dotare di una normativa più chiara e unitaria in tema di appalti pubblici e sarà la prima regione italiana, e una delle prime a livello europeo, a varare una legge in materia assumendo una funzione di governance su tutte le stazioni appaltanti presenti sul territorio. Si prevedono inoltre procedure ad hoc nel settore dei servizi alla persona e viene rafforzata attenzione verso gli aspetti ecologici e sociali. Kompatscher ha poi insistito sul fatto che la legge provinciale punta a garantire maggiore certezza del diritto "e allo scopo è prevista anche l’elaborazione di un vademecum che raccoglierà tutta la normativa e accompagnerà il corso cronologico della procedura di appalto", ha annunciato.
Anche il viceministro Nencini ha sottolineato che la Provincia di Bolzano è la prima in Italia a confrontarsi con la legge delega, approvata dal Senato e ora in discussione alla Camera, che si spera di approvare prima di Natale per averla applicabile dalla primavera 2016. Il Ministero ha lavorato ad un testo di riforma che riduce i tempi lunghi in Italia (attualmente 14 anni per completare un’opera sopra i 100 milioni di euro) dovuti a carenza di progettazione, mancanza di copertura finanziaria, ragioni giudiziarie e giurisdizionali. Il Viceministro ha ricordato che la riforma del Codice degli appalti vuole dare risposte anche in tema di trasparenza e corruzione (con la centralità del progetto, l’emarginazione delle varianti e del massimo ribasso), introdurre l’obbligo di censire e regolamentare i gruppi di interesse, tutelare il made in Italy con una norma che, a parità di offerta, consenta di scegliere l’impresa che usa prodotti italiani. Tra i punti centrali della nuova legge Nencini ha ricordato ancora la forte considerazione della clausola sociale, delle forme di gara in digitale e della qualificazione di imprese innovative, ovvero gli aspetti contenuti anche nel progetto legislativo della Provincia, elaborato in stretto contatto con il Ministero. Nel convegno Ludovica Lardera CEO di i-Faber, società che offre servizi di consulenza a imprese private e PA nella gestione elettronica dei processi di approvvigionamento, ha approfondito l'evoluzione dell'e-procurement in Italia e le nuove direttive UE.
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