Provincia sostiene cooperative di donne in Tunisia: prodotti e reddito
Grazie alla creazione di tappeti con il sostegno della Provincia di Bolzano, 22 donne riunite in cooperativa in Tunisia assicurano un reddito alle loro famiglie
![](/news/img/lazy.gif)
La cooperativa Citè El Khadra a Kasserine, regione della Tunisia al confine con l’Algeria, è stata fondata nel 2014 e e conta oggi 22 donne specializzate nella creazione, su ordinazione, di preziosi tappeti. L’iniziativa del gruppo di donne tunisine è stata visitata a fine marzo dal medico bolzanino Franco De Giorgi con una rappresentanza dell’Associazione "Beppe e Rossana Mantovan“ (ABRM) che segue il progetto "Eco de Femmes-Eco di una buona economia". Si tratta di una strategia di lavoro avviata a fine 2012 con l'obiettivo dell'emancipazione socio-economica delle donne tunisine, soprattutto in area rurale, attraverso la formazione di cooperative sociali che possano aiutare le famiglie e dare una prospettiva ai loro figli. La Cooperazione allo sviluppo della Provincia di Bolzano ha deciso di sostenere la continuazione di questo progetto con i fondi della cooperazione internazionale stanziati nel 2016 per le ong. Il progetto rafforza e migliora la qualità dei prodotti e le capacità di commercializzazione delle cooperative femminili dei governatorati di Sidi Bouzid e Kasserine, regione abitata principalmente da popolazione berbera, minoranza in difficoltà fino alla Rivoluzione dei gelsomini.
Cherifa, la responsabile della cooperativa, ha imparato da sua nonna a tessere tappeti. Dal 2004, giovane donna sposata, ha iniziato a creare 1-2 tappeti l’anno e a coinvolgere prima la sorella e poi due amiche, con le quali si alternava all’unico telaio. Appreso della possibilità di impiego di fondi UE anche per progetti di sviluppo in Tunisia, si è recata nella capitale per reperire risorse per mettere in piedi una microcooperativa. Nella capitale, al Ministero per l’agricoltura, ha ottenuto il finanziamento per i primi 5 telai. "Nel 2016 la Provincia di Bolzano ha finanziato attraverso la nostra Associazione l’acquisto di altri 5 telai, e ora 22 donne hanno trovato occupazione e un reddito", spiega Claudio Polo, presidente della ABRM, che faceva parte della delegazione in visita. "Il successo della loro iniziativa congiunta le ha rese più sicure e ne ha aumentato la considerazione nel paese dove abitano", aggiunge De Giorgi. Il progetto Eco des Femmes comprende anche una fattoria con polli, un’attività di apicoltura e un laboratorio per la produzione di formaggio. Finora nelle quattro microaree del progetto – che complessivamente coinvolgono 68 donne – sono stati investiti 50mila euro. I costi finali ammessi sono di circa 72mila euro.
pf