Sedici richiedenti asilo possono "Tornare protagonisti"
Dopo un percorso formativo pionieristico, stage retribuito in quattro ristoranti di Bolzano per cinque profughi. Consegnati gli attestati di frequenza.
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Bakary Diallo, Yaya Mariko, Omar Mbaye, Abdoulaie Muamadou e Abdou Zamane: sono questi i cinque ragazzi che dopo aver superato brillantemente il percorso formativo "Tornare protagonisti" possono proseguire la loro preparazione, a partire dal 29 maggio, con uno stage retribuito tramite la formazione professionale italiana presso quattro attività di ristorazione di Bolzano: Charros in via Roma, Jona in via Crispi, Pizzeria Veruska in via A.Hofer, e Home Center in Zona Industriale. A loro, e agli altri 11 corsisti sono stati consegnati questa mattina (25 maggio) con una cerimonia presso la sede del C.L.S. a Bolzano, gli attestati di frequenza. L’iniziativa “Tornare protagonisti”, progetto di integrazione linguistica, socio-economica e culturale rivolto a cittadini richiedenti asilo presenti in Alto Adige, è stata organizzata dagli uffici bilinguismo e lingue straniere, educazione permanente, e dalla formazione professionale italiana in sinergia con l’agenzia di educazione permanente CLS e la collaborazione di Caritas e Teatro Stabile di Bolzano TSB. La direttrice dell'ufficio bilinguismo e lingue straniere, Michela Benvenuti, nel suo intervento, ha portato i saluti dell'assessore Christian Tommasini ricordandone "il sostegno forte ad un progetto pilota ben calato nella realtà del territorio, un progetto che a fronte dei buoni esiti potrà essere ripetuto trattandosi di un investimento di fondi pubblici con ritorni positivi".
Le persone inserite nel progetto sono state 21 (4 donne e 17 uomini) di età compresa fra i 18 e i 32 anni. Si tratta di richiedenti asilo di provenienza africana (Burkina Faso, Costa d'Avorio, Gambia, Guinea Bissau, Mali, Nigeria e Senegal) residenti a Bolzano presso case di accoglienza per profughi gestite dalla Caritas, la cui collaborazione si è attivata fin dall’avvio dei lavori di selezione da parte degli operatori del CLS, per proseguire costantemente con il monitoraggio della frequenza degli iscritti. Una sintesi dell'esperienza, coordinata da Paola Benevento, è stata fatta dalla presidente del CLS Patrizia Zangirolami. "La realizzazione del percorso formativo - ha spiegato la Zangirolami - ha fatto sì che siano stati rispettati appieno gli obiettivi perseguiti, quindi non solo l’apprendimento e il miglioramento delle competenze linguistiche e sociali, ma anche l’imprescindibile acquisizione e valorizzazione di competenze professionali realmente spendibili nel mercato del lavoro al fine di un concreto inserimento sociale, culturale e professionale". I moduli formativi proposti fra novembre e fine marzo hanno riguardato lingue, educazione alla cittadinanza, stesura del curriculum vitae, preparazione per un colloquio di lavoro, laboratorio teatrale nonchè corsi professionalizzanti nel settore della ristorazione (pizzaioli in particolare) e della sartoria.
SA