Residenze per anziani, rafforzare sostenibilmente assistenza e cura

La Giunta provinciale investe in personale, formazione e sostegno alle famiglie nelle residenze per anziani. L'assessora Pamer: “Incentivi per i giovani per contrastare la carenza di personale”.

BOLZANO (USP). Il 21 novembre, su proposta dell'assessora provinciale Rosmarie Pamer, la Giunta provinciale ha adottato una delibera complessiva per rafforzare le residenze per anziani dell'Alto Adige, alleggerendo al contempo il carico di lavoro dei familiari che prestano assistenza e facilitando l'accesso alla professione di operatrice e operatore socio-sanitario. I fondi destinati alle residenze saranno notevolmente aumentati: per il 2025 la Provincia stanzierà circa 24,84 milioni di euro in più, nel 2026 si aggiungeranno quasi 29,91 milioni di euro e nel 2027 altri 23,52 milioni di euro. In questo modo la Provincia garantisce la stabilità finanziaria in una fase caratterizzata dall'aumento dei costi del personale e da nuove condizioni quadro in materia di diritto del lavoro, come risulta, tra l'altro, dai recenti contratti collettivi e accordi settoriali.

Particolare attenzione è riservata anche alla promozione degli operatori socio-sanitari e degli operatori socio-assistenziali in formazione. In futuro, le strutture riceveranno fino a 40.000 euro per ogni operatore socio-sanitario e fino a 22.700 euro per ogni operatore socio-assistenziale in formazione; un importo che sarà disponibile retroattivamente già a partire dal 2025. “Per contrastare la carenza di personale qualificato, dobbiamo creare incentivi per attirare i giovani verso la professione di assistenza. Con questi importi per ogni operatore o operatrice in formazione, oltre al rapporto numerico tra personale e pazienti, creiamo la base finanziaria necessaria per le residenze per anziani e diamo ai giovani la possibilità di intraprendere questa importante professione", sottolinea l’assessora provinciale Pamer. La misura mira a far fronte alla grave carenza di personale e, allo stesso tempo, a garantire la formazione di numerose nuove leve per i prossimi anni.

La delibera prevede inoltre un aumento di importi unitari e importi aggiuntivi al fine di compensare gli aumenti dei costi derivanti dalle disposizioni dei contratti collettivi nelle residenze per anziani e garantire il mantenimento della qualità dell'assistenza. Un passo significativo viene compiuto anche nell'ambito del ricovero temporaneo, i cui importi supplementari vengono notevolmente aumentati. Il motivo è che in molti casi gli importi precedenti non coprivano i costi aggiuntivi effettivi, in particolare quando era necessario fornire assistenza temporanea a persone senza valutazione del livello di non autosufficienza o con un livello di non autosufficienza basso. “Molti familiari raggiungono i propri limiti. Con la rivalutazione dell'assistenza temporanea, creiamo un notevole sollievo e attuiamo un elemento centrale del piano sociale 2030”, spiega Pamer.

La nuova regolamentazione tiene conto anche della recente riduzione dell'orario di lavoro settimanale da 38 a 36 ore per i lavoratori a tempo pieno e adegua di conseguenza i parametri relativi al personale. Allo stesso tempo, le residenze per anziani ottengono una maggiore flessibilità, in quanto una parte del fabbisogno di personale può essere soddisfatta con servizi aggiuntivi e tramite lavoro supplementare, senza dover assumere immediatamente nuovo personale. Ciò facilita notevolmente il passaggio ai nuovi standard. “Questa decisione alleggerisce il carico delle residenze per anziani, rafforza i familiari che prestano assistenza e crea una prospettiva contro la carenza di personale. Investiamo in modo mirato nella qualità, nelle persone e nel futuro dell'assistenza in Alto Adige”, riassume l'assessora provinciale Pamer.

red/mac/mdg