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Settimana della Protezione civile, visite guidate a cantieri antipiena
Al via la settimana della Protezione civile: invito ai cittadini per visitare i cantieri nelle quattro zone di competenza dell'Ufficio Sistemazione bacini montani dell'Alto Adige.
In occasione della Giornata Internazionale della prevenzione delle catastrofi naturali del prossimo 13 ottobre inizia in Italia la Settimana della Protezione civile, che in Alto Adige prevede diverse iniziative sotto la regia dell’Agenzia per la Protezione civile. Delle iniziative fanno parte visite alle opere di protezione antipiena nelle quattro zone di competenza dell’Ufficio Sistemazione bacini montani sotto il motto "Protezione degli ambienti di vita". "Il nostro obiettivo è attirare l’attenzione sull’importanza dei lavori di prevenzione per la protezione della popolazione. Contemporaneamente vogliamo rendere edotti i cittadini che fanno parte loro stessi della Protezione civile e vogliamo informarli ed educarli in tal senso" spiega il direttore dell’Agenzia Rudolf Pollinger.
Le visite programmate a Anterselva e Bressanone
Lunedì 14 ottobre fra le 14,30 e le 16,30 la popolazione è invitata a visitare il cantiere del Riepenbach ad Anterselva di Mezzo. Per la protezione di questa località, per la maggior parte classificata come zona di rischio blu o rossa, sono stati investiti 2,25 milioni di euro. L’Ufficio Sistemazione bacini montani est ha realizzato in collaborazione con il Comune di Rasun-Anterselva un progetto per la protezione dalle valanghe finanziato con il Fondo Unico Regionale. I lavori sono iniziati la scorsa primavera e porteranno alla realizzazione al limitare nord occidentale dell’abitato di una protezione alta fra 7 e 8 metri e lunga oltre 300 metri capace di trattenere oltre 24.000 metri cubi di materiale. Martedì 15 ottobre dalle 14 alle 15,30 l’appuntamento è sul tratto dell’Isarco nel quartiere di Zinggen a Bressanone. Per proteggere l’abitato dalle piene qui l’Ufficio Sistemazione bacini montani nord sta realizzando il secondo lotto delle opere a nord della città su entrambi i muri di sponda dell'Isarco in orografica sinistra, che sono stati parzialmente abbattuti e ricostruiti. Successivamente, il muro tra l'Isarco e il marciapiede lungo via Cesare Battisti è stato innalzato ad un metro di altezza, svolgendo contemporaneamente una funzione di protezione dalle cadute. Tuttavia, gli esperti dell'Agenzia hanno concentrato la loro attenzione non solo sull'aumento della protezione contro le inondazioni, ma anche sul miglioramento ecologico dell’Isarco nel tratto oggetto di intervento. I costi dell’intervento sin qui condotto si attestano intorno al milione di euro.
I cantieri sul rio Montagna e Silandro
Mercoledì 16 ottobre dalle 10 alle 12 è in programma la visita del bacino di trattenuta sul rio Montagna. L’Ufficio Sistemazione bacini montani sud nei pressi di Castel Enn ha costruito un bacino di trattenuta con una capacità di 30.000 metri cubi. Contestualmente sono stati realizzati quattro bacini di trattenuta per la protezione contro le colate detritiche. Nel corso dei lavori sono state demolite le vecchie briglie di consolidamento e sostitute con tre nuove. Il progetto ha calamitato 1,4 milioni di euro di risorse. Venerdì 18 ottobre dalle 15 alle 16,30 verranno presentati i lavori svolti sul rio di Vezzano con partenza dal ponticello più in alto del corso d’acqua nel Comune di Silandro. Verranno complessivamente illustrate le misure realizzate a Vezzano e Coldrano. L’Ufficio Sistemazione bacini montani ovest sta risanando l'interno del fosso e rinforzando la parte esterna tramite la costruzione di un terrapieno. Il materiale terroso proviene dal bacino di ritenzione ubicato alla foce dell'Adige presso la zona industriale di Vezzano.
Protezione civile, il ruolo dei sindaci
Nel corso delle visite saranno presenti i sindaci dei rispettivi Comuni, in qualità di massimi referenti di Protezione civile dei Comuni stessi. In caso di catastrofe naturale essi hanno infatti il compito di coadiuvare le forze di soccorso nell’attuazione dei piani di protezione civile. Il piano di rischio dei singoli Comuni destina infatti le necessarie risorse per questo scopo, prevedendo gli alloggi d’emergenza e le strutture per la popolazione e le forze di soccorso.
mac