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Bacini montani: gestione dei corsi d’acqua nella media Val d’Isarco
Le misure di protezione dalle alluvioni nella media Val d’Isarco al centro di un recente forum per iniziativa dell’Agenzia per la Protezione civile nell’ambito del progetto “CittàPaeseFiume”.
La gestione dei corsi d’acqua nella media Val d’Isarco è stata al centro di un incontro nell’ambito del progetto “CittàPaeseFiume” organizzato a Varna dall’Agenzia per la Protezione civile ed al quale hanno preso parte circa 40 esperti. Si è trattato un’occasione importante per fare un bilancio degli interventi effettuati dai Bacini montani nel corso del 2019 in quest’area del territorio provinciale e per illustrare i progetti per il 2020.
Briglia di contenimento e zona ricreativa a Varna
A Varna è stato realizzato un intervento sul rio Scaleres, classificato come torrente ad alto rischio. Dopo le prime opere di protezione, realizzate fra 2013 e 2016, l’Ufficio Bacini montani Nord è intervenuto per garantire una maggiore protezione della località della Valle Isarco. Anche questo progetto è stato finanziato con fondi FESR 2014-20 che hanno concorso anche alla realizzazione di una briglia di contenimento capace di trattenere fino a 40.000 mc di materiale.
Quattro lotti per proteggere Bressanone dalle piene
Sono state realizzate misure per la mitigazione del rischio piene sul tratto brissinese dell’Isarco compreso tra il ponte "Auenhausbrücke" e il ponte pedonale "Bombenbrüggele". L’intervento aveva anche l’obiettivo di migliorare il contesto fluviale attraverso la riqualificazione ecologica dell’alveo dell'Isarco grazie alla posa di massi sparsi, massi ciclopici e creazione di piccole anse nel letto del fiume. Per aumentare la sicurezza gli argini su entrambi i lati dell’Isarco sono stati parzialmente demoliti e ricostruiti. Nel prossimo aprile verrà realizzato il nuovo ponte pedonale "Bombenbrüggele". Il terzo lotto di lavori in direzione Sud prevede la realizzazione di ampi lavori di messa in sicurezza e di risanamento delle rive dell’Isarco. Il quarto lotto prevede, tra l’altro, l’ampliamento della riva orografica sinistra del fiume.
Quattro misure per l’ecologia dell’area fluviale
Nell’ambito di quattro misure nel settore dell’ecologia un tratto di 750 metri tra Albes e San Pietro Mezzomonte verrà ristrutturato con un contributo di 350.000 euro ha sottolineato il direttore dell’Ufficio sistemazione bacini montani Nord, Alexander Prastraller. Ulteriori misure riguardano opere a favore della fauna ittica ad Aica, la rinaturalizzazione dell’area Feldergraben nei pressi di Novacella ed altri interventi strutturali lungo l’Isarco nella zona industriale a Sud di Bressanone.
ASP/mac/fg