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Bressanone: posata la nuova "Passerella delle bombe"
Posata oggi (7 maggio) la nuova passerella ciclopedonale sull'Isarco. I lavori sul fiume serviranno a mettere in sicurezza Bressanone dalle piene.
L'Ufficio provinciale sistemazione bacini montani nord dell'Agenzia per la Protezione civile continua il suo lavoro di protezione contro una possibile inondazione catastrofica dell'Isarco a Bressanone. Oggi (7 maggio) si è svolta la posa del nuovo ponte pedonale di Priel, costruito leggermente a sud dell'attuale "Passerella delle bombe", senza sostegni e con un bordo inferiore del ponte più alto. I pezzi del nuovo ponte sono stati prima saldati insieme in fabbrica e poi in cantiere, riferisce il capocantiere Lukas Pichler dell'Ufficio sistemazione bacini montani nord dell'Agenzia per la Protezione civile. Il ponte è lungo 34,2 metri e largo 4,6 metri con ringhiere ed è stato sollevato con una gru mobile. La "Passerella delle bombe" - ecco l'origine del nome - fu costruita nel 1944 come veloce collegamento tra la città e il rifugio antiaereo di via Cesare Battisti. Questa passerella rimarrà al suo posto fino al collaudo del nuovo ponte, poi sarà demolita. "Lo scopo di questo intervento è di proteggere questo tratto del fiume da un'alluvione epocale dell'Isarco" spiega Rudolf Pollinger, direttore dell'Agenzia per la Protezione civile.
Miglioramento della sicurezza per Bressanone
Nell'ambito dell'iniziativa "CittàPaeseFiume – Area Fluviale Media Val d'Isarco" negli ultimi anni sono state effettuate indagini dettagliate sulla sicurezza in caso di inondazione, spiega il coordinatore Florian Knollseisen. Da queste indagini è emerso come obiettivo prioritario del progetto complessivo il miglioramento della protezione dalle inondazioni di Bressanone. Due anni fa, l'Ufficio bacini montani nord dell'Agenzia della Protezione civile ha iniziato a lavorare al primo lotto di costruzione, riassume il direttore dell'Ufficio Alexander Pramstraller: nella zona del ponte di Auenhaus è stata raggiunta una sufficiente sicurezza contro le inondazioni allargando il letto del fiume e innalzando parzialmente i muri di protezione della sponda. Allo stesso tempo, il fiume è stato ristrutturato e riqualificato dal punto di vista ecologico in collaborazione con un ecologo delle acque incaricato esternamente e con l'Associazione per la pesca della valle Isarco, e la riva piatta è diventata una zona ricreativa. Nel terzo lotto di costruzione a sud, il team di costruzione con il caposquadra Otto Gruber sta eseguendo ampi lavori di messa in sicurezza e di restauro della muratura. Nel corso di ulteriori lotti di costruzione, l'intero tratto fino alla confluenza con la Rienza sarà adattato nei prossimi anni. Il progetto è finanziato dal Programma Operativo Investimenti per la crescita e l'occupazione con fondi del Fondo europeo di sviluppo regionale FESR per il periodo 2014-2020.
ASP/mac/sf