Alto Adige nei documentari
La sezione Alto Adige della Mediateca comprende complessivamente 1.500 titoli. Un’occasione per scoprire aspetti anche meno noti della nostra provincia, della cultura e delle tradizioni del nostro territorio nei suoi vari aspetti. Scarica l’edizione 2020 del CATALOGO DOCUMENTARI ALTO ADIGE o inoltra la Richiesta di una copia.
Il catalogo raccoglie le schede di 300 documentari prodotti, co-prodotti o di cui sono stati acquisiti i diritti tra il 1995 e il 2020, suddivise nelle sezioni arte, cinema, geografia, natura, società, sport e montagna, storia, tecnologia. I filmati sono tutti disponibili per il prestito gratuito.
Per motivi di studio o di ricerca è possibile richiedere a titolo gratuito, previa richiesta scritta e motivata, una copia dei documentari di interesse, qualora i diritti siano disponibili.
Analoghi servizi ed attività sono offerti dall’ufficio Amt für Film und Medien.
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LA MONTAGNA AL FEMMINILE. Viaggio attraverso la storia dell’alpinismo
Regia: Ingrid Runggaldier, Wolfgang Thomaseth, Produzione: Profi Film, Terlano (Bolzano), 2002 Formato: DVD - Durata: 52 min Lingua: Italiano/Inglese/Tedesco | Sincronizzaato: IT, Disponibilità: Prestito
Nella storia dell’alpinismo le donne sono pressoché invisibili, i loro nomi sconosciuti, le loro imprese taciute. Eppure anche loro hanno contribuito allo sviluppo dell’alpinismo. Questo film è un viaggio attraverso la storia dell’alpinismo femminile, il tentativo di illuminare alcuni dei loro nomi e delle loro imprese. Quale è il ruolo delle donne nell’alpinismo? Quali sono le ragioni che le spingono a scalare le montagne? Le risposte sono molteplici, individuali, legati a tempi ed età diverse. Il film traccia un arco delle prime donne che hanno scalato il Monte Bianco agli inizi del turismo alpino, fino all’alpinismo delle difficoltà e alla corsa al sesto grado negli anni Trenta. Altri argomenti trattati nel film sulla storia più recente sono la professionalizzazione dell’arrampicata: le donne guide alpine e le professioniste dell’arrampicata sportiva, e infine l’alpinismo di alta quota e il fenomeno dell’arrampicata dal punto di vista filosofico e psicologico. © 2019 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi -
LA NASCITA DELLE DOLOMITI. Il Reef del Catinaccio
Regia: Benno Baumgarten, Alexander Werth, Produzione: Amt für AV-Medien / Museo di Scienze naturali, Bolzano, 2003 Formato: DVD - Durata: 16 min Lingua: Italiano/Tedesco | Sottotitoli: Italiano Disponibilità: Prestito
Il gruppo del Catinaccio/Rosengarten rappresenta una scogliera fossile che si è formata circa 235 milioni di anni fa, durante il Triassico. Un tempo, l’area in cui attualmente si erge questo gruppo montagnoso era occupata da un mare poco profondo, articolato in soglie e bacini. Il clima era caldo, poiché la zona era ancora situata a latitudini tropicali. Il documentario mostra il lungo cammino che intercorre tra la scogliera vivente e la montagna così com’è oggi, che colpisce per la stranezza delle formazioni rocciose e le vertiginose pareti verticali. Per gli alpinisti, un paradiso roccioso. Per quanto possa sembrare sorprendente, gran parte della Catinaccio non è formata da un Reef vero e proprio, ma dai suoi detriti. Stupefacenti riprese subacquee, animazioni grafiche e riprese in esterni accelerate rendono comprensibile la complessità della dinamica di un Reef che in natura richiede milioni di anni. © 2004 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi -
LA PORTA NELLA STORIA DELL’ARTE ALTOATESINA. Simbolismo e funzioni tra il sacro e il profano
Regia: Maria Cristina Holzner, Produzione: Rai Sede di Bolzano, 1992 Formato: DVD - Durata: 40 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
La porta rappresenta il passaggio fra due dimensioni, due mondi, il conosciuto e l’ignoto, la luce e le tenebre, dimensioni che vengono nello stesso tempo separate e unite. Ha un valore dinamico oltre che psicologico poiché non solo indica un passaggio ma invita a superarlo. È quindi il tramite da un campo all’altro, spesso nell’accezione simbolica, dal campo profano al campo sacro. Il documentario, realizzato per il Centro Audiovisivi nel 1992, analizza e descrive dettagliatamente la simbologia e la funzione di alcuni esempi di porte a Castel Tirolo (Tirolo), San Zeno (Merano), Castel Tasso (Vipiteno), Castel Presule (Fiè allo Sciliar), Residenza Heufler (Rasun Anterselva), Castel Velturno (Valle Isarco), la Castel Rodengo (Val Pusteria), Castel Coira (Sluderno), la Parrocchiale di Salorno, la Cappella Vescovile di Bressanone, la Chiesa del Sacro Cuore a Bolzano, le Scuole Elementari di Via Cassa di Risparmio. © 2010 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi -
LA QUESTIONE. L’Alto Adige nelle cronache parlamentari
Regia: Maurizio Ferrandi, Produzione: Edizioni Alphabeta, Merano, 2018 Formato: DVD - Durata: 31 min Lingua: Italiano| Sincronizzato: _ Disponibilità: Prestito
La Questione altoatesina rievocata attraverso le voci dei protagonisti che hanno scritto la storia di questa terra a partire dal 1918 e sino alla chiusura della vertenza internazionale del 1992. Un percorso che si snoda lungo il Secolo breve e che racconta una pacifica ma furibonda resistenza del popolo sudtirolese davanti al pericolo della snazionalizzazione, delle voci che si levarono nella sinistra italiana per impedirne il verificarsi. C’è il raccolto del tentativo operato dal fascismo, con la complicità del nazismo, per cancellare la minoranza dalla carta geografica. Sono le voci dei protagonisti a intrecciare il filo della narrazione anche nel secondo dopoguerra, dall’Accordo di Parigi al primo Statuto, agli anni della grande crisi e delle bombe. Sono ancora le voci e le immagini a guidarci lungo il percorso della difficile trattativa sino alla nascita del secondo Statuto e alla sua complessa e sofferta attuazione. È il racconto di come l’Alto Adige era e di cosa è diventato oggi. © 2018 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi -
LA RINASCITA DELL’ ALTO ADIGE. Lo sviluppo travolgente degli anni 50 e 60
Regia: Klaus Romen, Produzione: Videocap, Bolzano, 2017 Formato: DVD - Durata: 30 min Lingua: Tedesco/Italiano | Sincronizzato: Italiano/Tedesco Disponibilità: Prestito
Citius, altius, fortius! Con questo motto olimpico si apre il documentario che racconta, anche attraverso filmati storici, il superamento dell’emergenza postbellica in Alto Adige, che inizia con la ricostruzione economica e la progressiva modernizzazione, soprattutto nei settori del turismo e dell’industria. Un travolgente sviluppo caratterizza i decenni degli anni Cinquanta e Sessanta. Nel 1950 viene costruito il primo “grattacielo” in Piazza Sernesi a Bolzano. L’autobus sostituisce i tram e i trenini a vapore. Televisione e motorizzazione cambiano la vita. Nel 1959 iniziano i lavori per l’Autostrada del Brennero, realtà infrastrutturale tra le più importanti d’Europa, strategicamente collocata a crocevia di popoli e movimenti economici, in quanto collega la rete autostradale italiana con l’Austria e la Germania. La Questione sudtirolese viene internazionalizzata e nel 1972 viene approvato un nuovo Statuto di autonomia. La contestazione giovanile denuncia lo stato di separazione in cui si sta sviluppando la società locale. © 2017 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi -
LA STORIA È PASSATA DI QUI. Architettura in Alto Adige tra le due guerre
Regia: Francesco Lauber, Produzione: Film Work Communication, Trento, 2007 Formato: DVD - Durata: 20 min Lingua: Italiano | Sottotitoli: _ Disponibilità: Prestito
Il documentario intende riscoprire e valorizzare l’importante lascito architettonico degli anni Venti e Trenta in Alto Adige, periodo nel quale esso diventa un laboratorio di architettura moderna, un’area di sperimentazione nella quale lavorano fianco a fianco alcuni tra i più grandi architetti italiani e tedeschi dell’epoca, come Gio Ponti, Clemens Holzmeister, Lois Welzenbacher, Franz Baumann, Ettore Sottsass senior, Mansutti, Miozzo, Marcello Piacentini, autore in quel periodo del piano regolatore di Bolzano. Vengono intervistati storici dell’architettura e critici che si sono occupati con attenzione dell’argomento, non solo personalità locali ma anche protagonisti del dibattito internazionale, con l’obiettivo di inquadrare in modo chiaro e comprensivo l’articolata dimensione creativa di un periodo che vede intrecciarsi, non senza traumi, lo scontro-incontro tra culture e nazioni diverse. © 2008 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi -
LA VITA E ALTRI CANTIERI. Una famiglia Sinti a Bolzano
Regia: Giuseppe Schettino, Jona Zara Klein, Produzione: ZeLIG Scuola di documentario, Bolzano, 2007 Formato: DVD - Durata: 37 min Lingua: Italiano/Sinti | Sottotitoli: IT/DE/EN, Disponibilità: Prestito
I Sinti sono una delle etnie della popolazione romaní, altrimenti chiamati zingari. Così come i Rom e i Kalé, si presume che la loro origine sia da collocarsi nelle regioni del nord-ovest dell’India. L’origine del nome è da ricercare probabilmente nel nome della provincia, oggi pakistana, di Sindh. Una famiglia di Sinti italiani che vive a Bolzano si guadagna da vivere quasi esclusivamente con la musica tradizionale, ma da quando Laki, l’unico violinista del gruppo U’Sinto, si è convertito alla fede evangelica, ha dovuto smettere di suonare. Cercando di ricongiungere il gruppo, Radames, il capo famiglia, scoprirà quanto le tradizioni sinte stiano cambiando e quanto il futuro possa risultare incerto. Il documentario di Giuseppe Schettino e Jona Zara Klein racconta di conflitti tra generazioni e culture, tra padri e figli in una realtà etnica unica che lentamente sta scomparendo. © 2008 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi -
LA ZONA INDUSTRIALE DI BOLZANO. Evoluzione di un’area urbana
Regia: Claudia Bosch, Produzione: Media Art, Bolzano, 2017 Formato: DVD - Durata: 48 min Lingua: Tedesco | Sincronizzato: Italiano Disponibilità: Prestito
Nel 2017 si è festeggiato l’80° anniversario della fondazione della zona industriale di Bolzano e con essa decenni di interessanti sviluppi economici e storici. La costruzione del sito industriale portò con sé grandi cambiamenti, nuove possibilità e varie problematiche. Nel 1935 molti proprietari terrieri vennero espropriati e 50.000 alberi da frutto abbattuti per ricavare superfici edificabili. Vi si insediarono imprese attirate da sovvenzioni statali. Lavoratori italiani con relative famiglie si trasferirono a Bolzano per accelerare il processo di italianizzazione previsto dal governo fascista. Ciò ebbe come conseguenza la nascita di interi nuovi rioni, come il quartiere operaio di Don Bosco. Attraverso interviste a testimoni diretti e materiale fotografico dell’epoca, il documentario racconta la storia della nascita della zona industriale e allo stesso tempo getta uno sguardo sulla situazione attuale e sulle potenzialità future considerandone i diversi aspetti, positivi e negativi. © 2018 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi -
LAAS - REVÙCA/DI ANNO IN ANNO. Lavoro stagionale per la raccolta delle mele
Regia: Martin Fliri, Produzione: ZeLIG Scuola di documentario, Bolzano, 2010 Formato: DVD - Durata: 42 min Lingua: Sudtirolese/Slovacco | Sottotitoli: IT/DE/EN/SL, Disponibilità: Prestito
La coltivazione delle mele in Alto Adige dipende da lavoratori stranieri. Ogni anno un gruppo di lavoratori stagionali slovacchi si reca a Laas (Lasa), sempre presso la stessa azienda. La maggior parte di loro proviene dai nuovi paesi della Comunità Europea e lavora nelle piantagioni locali più volte l’anno. Uno di loro è di Revúca e incuriosisce così tanto la sua datrice di lavoro parlandole del suo paese che lei decide di andare, e ne torna entusiasta. Un documentario sul lavoro migrante e sull’accoglienza. Sulla nostalgia di casa e la voglia di partire. Due luoghi. Lasa, in mezzo dalle Alpi nel Sudtirolo benestante, e Revúca, in una regione centrale della Slovacchia poco sviluppata. Cosa li unisce? Le mele. Da un lato c’è una produzione altamente industrializzata che richiede un grande numero di forza lavoro, dall’altro giovani padri di famiglia che sopravvivono grazie al lavoro interinale all’estero. © 2011 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi -
LABIRINTO LIBERTÀ. Mostra interregionale nel Forte di Fortezza.
Regia: Traudi Messini, Produzione: Mediaart Production, Bolzano, 2008,Formato: DVD - Durata: 30 min,Lingua: Italiano | Sottotitoli:_Disponibilità: Prestito
La Mostra Interregionale “Labirinto Libertà” allestita nel 2009 nel Forte di Fortezza, presso Bressanone, affronta il mito della libertà in modo poliedrico, sia dal punto di vista cronologico che tematico. In essa il concetto di libertà viene indagato in una dimensione sia storica che atemporale, ma soprattutto riferita al presente! Al posto della Grande Storia, si narrano tante piccole storie in cui, liberamente intrecciate, interagiscono documentazione storica, testimonianza personale e performance artistica. Questa concezione conferisce alla mostra una valenza universale, garantendole altresì la necessaria indipendenza tematica. Fedele allo spirito della mostra, il documentario filmato intende contribuire a far luce sui vari aspetti di questo complesso tema, evidenziandone l’approccio concettuale e l’agire pratico dei realizzatori. © 2009 Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi
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Romy Vallazza
Acquisizione diritti
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(Lu - Ve giornata intera)
Barbara Abrate
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(Lu - Ve mattino)